Avellino – Vertenza Raimbow: trattative aperte

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Avellino – C’è ancora ansia e speranza per i 14 operatori del refettorio ospedaliero del plesso Moscati. Archiviata ogni forma di protesta, seppur pacifica, i dipendenti della società Raimbow sono in attesa del verdetto finale che li vede sempre più dirigersi verso il licenziamento. Infatti, l’impresa appaltatrice del servizio mensa resta sulla sua posizione iniziale: licenziare le 14 maestranze. Unica trattativa: riduzione dell’orario di lavoro e restringimento della paga salariale. “La vertenza Raimbow – spiega Remo De Cola, referente Cgil – potrebbe avere degli sviluppi durante le prossime settimane. I dipendenti continuano a garantire il proprio lavoro, nonostante lo stipendio sia stato ridotto al minimo sindacale. Inaccettabile, questo provvedimento, se si pensa che gran parte degli operai trovano sostentamento familiare esclusivamente da questo introito”. Ed ha adottato la linea dura anche il manager dell’azienda Moscati, Giuseppe Rosato che, al momento, sembrerebbe aver diffidato l’impresa partenopea. “La vicenda – continua De Cola – sta assumendo sempre più una connotazione economica. Al momento della gestione del servizio mensa, la Regione Campania ha stanziato al plesso ospedaliero 250mila euro. La gara è stata vinta dalla Raimbow per 160mila euro. Che fine ha fatto l’altra parte dei fondi? Di chi è la responsabilità? È a questa interrogazione che sia i vertici della Raimbow che Rosato dovranno rispondere per far luce e chiarire punti salienti ai dipendenti”. Ed in vista dei prossimi incontri tra rappresentanze sindacali, maestranze, delegati dell’azienda per la refezione e il manager Rosato, resta alta la guardia. La condizione di precarietà dei 14 lavoratori rischierebbe di prendere una svolta purtroppo non positiva. Decisive le ultime trattative. (mar.ma)

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