Avellino – Uranio impoverito: il Moscati controlla i militari a rischio

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Un nuovo compito affidato ai sanitari irpini: la Regione ha individuato l’Azienda Ospedaliera ‘Moscati’ come la struttura sanitaria preposta all’effettuazione dei controlli sui cittadini italiani che hanno operato e operano nei territori della Bosnia-Herzegovina e del Kosovo, in relazione a missioni internazionali di pace e di assistenza umanitaria. Il monitoraggio consiste in una serie di visite mediche e di prestabiliti esami di laboratorio eseguiti gratuitamente e protratti nel tempo con una cadenza predeterminata (ogni sei mesi per cinque anni). L’indagine diagnostica mira tra l’altro ad accertare eventuali effetti sulla salute dovuti ad un contatto prolungato di volontari o militari con materiale bellico contenente uranio impoverito. Il personale sanitario designato per la realizzazione dei controlli provvederà, inoltre, a compilare un’apposita scheda di indagine che, insieme ai referti di laboratorio, verrà trasmessa alla Direzione Sanitaria dell’Azienda entro il 15 maggio ed il 15 novembre di ogni anno. Tutto al fine di consentire l’inoltro di tale materiale al centro nazionale di raccolta ed elaborazione dati.

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