Avellino – Tunnel, lsu… e lo strappo continua

0
107

Avellino – Il tunnel ‘non s’ha da fare’. E’ il messaggio corale, alla manzoniana maniera, emerso nel corso del confronto aperto con la città svoltosi ieri mattina ad Avellino. Presenti le associazioni e i comitati anti-tunnel alla stregua di ambientalisti, commercianti e cittadini. E non mancava neppure la politica, quella ‘avvisa’ alla (ri)proposta di viabilità targata Pica, ormai prossima alla realizzazione. Un progetto che in più occasioni l’assessore alla Riqualificazione Urbana del Comune di Avellino, Maurizio Petracca, ha illustrato mettendone in luce i vantaggi, in primis quello di una “città più vivibile e visibile”. Circa un’ottantina di persone quelle che si sono riunite presso la sede della Dc nella centralissima Piazza Libertà, per ribadire il proprio ‘no’ al (mezzo) tunnel. In quanto: “fantasiosa interpretazione di una errata pianificazione”, recita la locandina dei sostenitori del ‘no’. Sacco, Picariello e Matarazzo per la Dc; la Cdl con Franco e Giovanni D’Ercole (An), Rossano e Fiore (Fi), Romei (Udc); ancora Libera Città con De Fazio e Gengaro; Mattia Trofa; Nuovo Psi; Rifondazione comunista. Un incontro che si è aggiornato al prossimo martedì sera, intorno alle ore 20, per passare all’azione concreta: preparare il ricorso al Tar e dare mandato ai legali. E accelerare anche i tempi di preparazione e approvazione del Referendum. Strumento di democrazia diretta necessario “perché – spiega Giovanni D’Ercole – la città possa finalmente esprimersi su un progetto verso cui non ha mai avuto voce in capitolo”. Intanto il fronte della protesta, capeggiato dagli ambientalisti, intende organizzarsi anche con altre forme clamorose di dissenso. Un diniego, quello alla realizzazione del tunnel (originariamente sottopasso), motivato non solo da ragioni ambientali: i commercianti, che hanno dato il ‘là’ alla raccolta firme, sono preoccupati per le ripercussioni del settore. Mentre dal canto loro i residenti esprimono apprensione per la stabilità dei fabbricati e per il continuo assoggettamento a vibrazioni e tremore. Un’opera, come dichiara Fausto Sacco della Dc, “che non dà risposte alla città né per il traffico né per altro. Se poi si parla di pedonalizzazione della piazza, 14 milioni di euro sono una somma di certo eccessiva”. Le perplessità continuano a tenere banco anche tra i Diesse: il segretario cittadino della Quercia, Gerardo Adiglietti, nel preludio di un nuovo possibile ‘strappo’ con l’amministrazione comunale, ha rimarcato la ‘forbice’ venutasi a creare tra i due progetti: quello originario del sottopasso e il tunnel. E ha ribadito a riguardo la necessità di ascoltare più voci, quelle di tutte le organizzazioni che con il proprio contributo intendono migliorare la qualità della vita in città. Nel mirino di Adiglietti, infine, anche la questione lavoratori socialmente utili e l’invito a porre l’attenzione sulle “questioni concrete”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here