Avellino – “In questi giorni aleggia sulla testa della città e dei suoi abitanti un pericoloso fardello: la costruzione del tunnel di collegamento piazza Garibaldi – zona ponte della Ferriera. Quest’opera, a detta dell’amministrazione, dovrebbe consentire di pedonalizzare un’ampia zona di centro cittadino”. Così in sintesi i promotori del Comitato anti tunnel. “I lavori previsti avranno l’unica funzione di compromettere definitivamente la tranquillità e il decoro del centro cittadino già compromesso dal piano traffico, oltre a consentire uno sperpero notevolissimo di risorse pubbliche che possono essere utilizzate per fini maggiormente rispondenti ai bisogni dei cittadini; si tratta infatti di un’opera pubblica che nasce già obsoleta e che strida con il concetto stesso di mobilità alternativa che prevede, tra le altre cose, di tenere le macchine fuori dal centro cittadino, non di favorire il loro parcheggio in centro, e il potenziamento dei mezzi pubblici. Tantissime sono state le voci e le posizioni contrarie alla realizzazione del tunnel, tant’è che la prima progettazione è stata bocciata con il vivace abbandono dalla Giunta dei tre assessori diessini, che ha fatto naufragare la prima ipotesi progettuale proposta. Stranamente, e nonostante il crescente convincimento popolare sull’inutilità dell’opera, la sezione cittadina dei Ds ha accettato di dimezzare il tunnel e contemporaneamente ha dato l’ok ai lavori di ampliamento di via Zigarelli, che hanno avuto come prima conseguenza quella di distruggere irrimediabilmente uno dei pochi polmoni verdi presenti in città. Il Comitato anti tunnel si è costituito subito dopo quest’accordo ambiguo che rischia di far tornare la città indietro nel tempo, unica città in Campania ad essere ancora legata a un modello di sviluppo e di espansione urbanistica non in linea con le direttive della sostenibilità urbana elaborate già da decenni dalla Comunità Europea. L’amministrazione non ha mai ascoltato le ragioni del Comitato né ha mai voluto un vero confronto per comprendere le esigenze che emergevano dalla società. Al contrario, una mano invisibile vuole decidere per tutti, andando sicuramente contro il desiderio dei cittadini che chiedono da anni standard di qualità della vita e di sicurezza stradale di gran lunga superiori a quelli proposti da questa Amministrazione che non ha idee di progresso in linea con la sostenibilità economica, ambientale e sociale dell’UE, ma continua a seguire, con molta applicazione bisogna riconoscerlo, un modello di sottosviluppo urbano di tipo “vesuviano”. Infatti la stessa ha deciso su tale tema di non convocare il Comitato proprio perché consapevoli di essere in minoranza rispetto ai cittadini e alle posizioni già manifestate dai rappresentanti politici, sia perché incapace a confrontarsi con progetti di sviluppo davvero in grado di migliorare la qualità della vita in città”.
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