Avellino – Dalla prossima settimana le trivelle entreranno in azione per ‘palificare’ il primo tratto del tunnel in via Due Principati. L’intervento si è reso necessario per far avanzare il cantiere che ha subito forti disagi e rallentamenti a causa del ritrovamento di condutture e allacciamenti di sottoservizi non rilevati durante lo screening operato dalla ditta appaltante. A spiegare i prossimi interventi è il consigliere con delega alla riqualificazione urbana Nicola Giordano. “Purtroppo l’impresa che sta effettuando gli scavi non è autorizzata a spostare tubi e cavi senza l’ok delle aziende erogatrici dei servizi. Con la Sidigas e l’Alto Calore siamo riusciti a trovare un accordo, per la Telecom e l’Enel la situazione è molto più delicata”. A complicare il quadro sono le esternalizzazioni a terzi dei servizi operati dai due colossi. Ed è di qualche giorno fa la notizia del raggiungimento del compromesso raggiunto con l’Enel per monitorare e spostare le tubature, lateralmente alla carreggiata, per consentire i lavori di scavo. Ma Giordano assicura: “Si tratta di operazioni meccaniche e quindi rapide. Ma dobbiamo tener conto, come giusto che sia, qualche imprevisto che non mancherà di certo. L’ultimo è sorto proprio con l’azienda fornitrice d’energia. La società, infatti, ha rescisso il contratto con la ditta subappaltante e per questo gli operai si sono trovati in notevole difficoltà”. Intanto è stato portato a termine l’iter burocratico per procedere ai lavori del primo tratto in via Due Principati. “Abbiamo definito il deposito al Genio Civile per l’attraversamento del Fenestrelle per mezzo di un ponticello in acciaio e abbiamo avuto il lasciapassare per il tratto in emersione”. E chiede pazienza ai residenti e ai commercianti che in queste ultime settimane hanno mostrato insofferenza e minacciato dure prese di posizione. “Bisogna tenere duro. – ha continuato Giordano – I dipendenti della ditta affidataria del cantiere sta lavorando in modo eccellente. Noi capiamo le esigenze del cittadino, ma non si può accusare l’amministrazione dei ritardi”. Perplessità anche per quanto riguarda la consegna del sottopasso. La data di giugno, imposta dalla Comunità Europea, rischia di saltare. Si spera in una proroga”. (mar.ma)
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