Tutto pronto per l’avvio della stagione estiva dei saldi. Giovedì 2 luglio ad Avellino, come nel resto della Campania, parte la corsa all’affare, come da tradizione.
I primi giorni, storicamente, sono quelli in cui si registra il maggior afflusso di clienti nei negozi della città e della provincia.
Sarà così anche quest’anno? Quanto la crisi economica influirà sugli acquisti degli avellinesi?
Per i commercianti avellinesi, che non stanno vivendo sicuramente una stagione particolarmente esaltante, probabilmente arriverà una boccata d’ossigeno.
Soprattutto le attività commerciali di piazza Libertà e corso Europa, oltremodo penalizzate dai lavori stradali, attendevano con ansia il fatidico momento degli sconti.
“Nel mio negozio in corso Europa – afferma la titolare di Frankie Pelota, negozio di abbigliamento femminile – metteremo in vendita esclusivamente capi di questa stagione, linee di abbigliamento che esaltano la femminilità, caratterizzate da uno stile intramontabile che segue la moda ma che allo stesso tempo possiede un’impronta riconoscibile e spendibile nel tempo come quelli della nota azienda Massimo Rebecchi. Abbiamo tante offerte anche su abiti da cerimonia e per tutti i giorni“
In tanti, infatti, aspettano l’arrivo dei saldi per andare a caccia dell’affare, dell’acquisto a prezzi scontati, magari prima di partire per le agognate vacanze.
La stagione estiva dei saldi durerà complessivamente sessanta giorni e, per la Campania, è regolamentata dalla legge regionale 1 del 2014 che, oltre ad indicare la tipologia di merce che può essere interessata dalla vendita in promozione fornisce anche indicazioni utili, sia per chi vende che, soprattutto per chi acquista.
Il periodo dei saldi è proprio quello in cui è più facile incorrere in quelle che si sono spesso rivelate vere e proprie truffe ai danni dei consumatori.
E’ bene dunque sapere che i prodotti in vendita devono riportare il prezzo vecchio, quello scontato e la percentuale di sconto applicata.
Prima di procedere all’acquisto è sempre opportuno verificare la veridicità del ribasso proposto.
Non mancano casi in cui commercianti poco onesti ricorrono a sotterfugi per drogare i prezzi e far risultare prezzi di vendita in saldo che, in alcuni casi, si sono rivelati essere addirittura superiori a quelli applicati nei periodi di vendita non in saldi.
E’ bene ricordare, inoltre, che gli esercizi commerciali sono tenuti ad accettare sempre, anche nel periodo dei saldi, pagamenti effettuati con bancomat o carta do credito.
A discrezione dei singoli esercizi è, invece, il cambio di un capo acquistato che non presenti evidenti difetti di fabbrica.