L’Avellino è tornato sulla retta via: Bucaro può (e deve) soltanto vincere

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di Claudio De Vito – Battere il ferro finché è caldo. L’Avellino deve farlo in una fase decisiva della stagione. Tredici punti nelle ultime cinque gare sanno finalmente di continuità dopo un girone d’andata vissuto a corrente alternata. Ora invece i risultati e il mercato insieme hanno generato la giusta miscela da immettere nel motore per il prosieguo del cammino fino all’appuntamento clou con la capolista Lanusei, che continua a non sbagliare un colpo.

Anagni e Cassino in esterna, poi l’Atletico al Partenio-Lombardi: queste le tappe di avvicinamento alla sfida in terra sarda. Albalonga fuori, l’Anzio in casa e l’Anagni ancora in trasferta scandiscono invece il trittico della formazione di Aldo Gardini. L’obiettivo minimo è avvicinare la vetta in modo da violare la distanza di sicurezza dal diretto avversario del prossimo 10 febbraio. Ma proiettarsi troppo oltre rischia di tramutare il giustificato entusiasmo in deleteria esaltazione.

Sta di fatto però che l’Avellino è stato rigenerato dalla cura Bucaro (ma può e deve fare ancora meglio) e dagli innesti invernali. Il tecnico biancoverde è riuscito ad ottenere i dovuti accorgimenti in direzione under con Rizzo, Betti e soprattutto Viscovo tra i pali e il colpo a sensazione incarnato da Alfageme. Vasta scelta in ogni ruolo con possibilità di deroga al tridente considerata la disponibilità di tre signori attaccanti.

E poi c’è la duttilità di uomini come Da Dalt, quest’ultimo attratto in orbita mediana proprio con l’arrivo del connazionale Alfageme. Betti invece può agire su entrambe le fasce: a destra colmerebbe una lacuna che nemmeno l’arrivo di Omohonria è riuscito a risolvere, a sinistra si porrebbe come alternativa al coetaneo Parisi. Senza dimenticare l’opzione di esperienza a destra rappresentata da Dionisi che in base alla partita può tornare utile.

Definire chiuso il mercato dell’Avellino sarebbe azzardato perché la sorpresa è sempre dietro l’angolo, ma il grosso – seppur con ritardo – è stato fatto. Bucaro adesso ha tutto l’occorrente per continuare la rincorsa. Alibi sepolti, ambizioni rinvigorite e ora anche la piazza è tornata a crederci. Con l’umiltà e la pazienza che la categoria richiede. Passo dopo passo, con lo sguardo concentrato sul presente, la risalita è possibile ma anche dovuta.