Avellino al Tar tra speranze e strategie della difesa

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di Claudio De Vito – Tutti contro l’Avellino (ultima in ordine di tempo la Lega B) e le motivazioni del verdetto del Collegio di Garanzia del Coni pubblicate in giornata. Elementi che rendono tortuoso il percorso intrapreso dai biancoverdi con la causa amministrativa davanti al Tar Lazio. Prima la Figc, poi il Coni e in ultimo la Lega B (controparti le prime due e controinteressata con intervento volontario la terza) irrompono nel procedimento e ancora in giornata l’evidenza del dispositivo del Collegio di Franco Frattini che agita le acque alla vigilia delle audizioni romane.

E’ arrivata intanto a metà mattinata la convocazione via Pec: tutti convocati in via Flaminia 189, ognuno per convincere il presidente della sezione Prima Ter Germana Panzironi con le proprie ragioni. Una spallata a quelle dell’Avellino l’ha data la decisione n. 45 del Collegio di Garanzia, che ha reso incandescente la disputa già accesa sul piano formale.

Il Titolo I), paragrafo 1), Iettera E), punto 12 del comunicato ufficiale n. 49 del 24 maggio parla chiaro sul requisito di rating proprio di cui deve essere provvista la compagnia assicurativa che emette rilascia la fideiussione. Non esistono criteri alternativi per il Collegio: una volta accettati e non impugnati, bisogna attenersi a quelli del comunicato sulla Licenza Nazionale 2018/2019. L’Avellino non lo ha impugnato e ora, davanti al Tar, si difende considerandolo non immediatamente lesivo e, di conseguenza, ha dato vita ad un interesse ad agire solo successivamente.

Lo studio Lentini, scortato dall’avvocato Eduardo Chiacchio domani a Roma, le proverà tutte fino in fondo ma le speranze concrete potrebbero essere riposte in primis nel vizio di forma relativo alla comunicazione con la quale la Covisoc bocciò la fideiussione Onix Asigurari.

“Ritiene la U.S. Avellino che tale comunicazione, essendo pervenuta oltre il limite orario fissato dall’art. 147 c.p.c. (valevole per le sole notificazioni e pacificamente applicabile anche alle notifiche a mezzo pec), sarebbe tardiva” si legge nel dispositivo Coni con tanto di replica: “Al riguardo è sufficiente replicare che nessuna notifica era prevista, né è stata, conseguentemente, effettuata dalla CO.VI.SO.C., la quale si è limitata a comunicare alle società, nel termine all’uopo fissato, scadente alle ore 24 del giorno indicato (e, peraltro, neanche perentorio), l’esito della istruttoria”.

Un altro grimaldello è rappresentato dai principi di proporzionalità e ragionevolezza dell’azione amministrativa. Principi non opponibili in sede di giudizio sportivo, ma che non possono non trovare accoglimento nel passaggio dinanzi ad un tribunale amministrativo. Tali principi sono riferiti al tempo ristretto che l’Avellino ha avuto a disposizione per correggere il tiro rispetto alla prima fideiussione e rispetto al quale il Collegio di Garanzia del Coni si è limitato soltanto ad invitare la Figc a prevederne uno meno stringente per il futuro.

Materialmente non c’è stato il tempo per presentare una nuova polizza secondo i legali del club biancoverde con configurazione dell’eccesso di potere che vizierebbe il provvedimento di esclusione dal campionato. “Di diritto qui c’è poco” disse l’avvocato Pietro Schiavone martedì scorso a margine del verdetto Coni. Ecco lo spiraglio.

Tanta invece è l’ostilità che si percepisce nei confronti dell’Avellino. Un clima sfavorevole che contribuisce a scollare ulteriormente il caso Avellino da quello Paganese. Il club azzurrostellato infatti vinse davanti al Tar con un decreto cautelare inaudita altera parte perché nessuno si costituì. Al di là della questione di merito, insomma fu tutto più facile per la Paganese in sede di sospensiva.

Il giorno della prima verità si avvicina. Alle 10.30 si procederà all’audizione delle parti con decreto atteso nell’immediato. Non è da escludere uno slittamento della decisione, anche se il presidente di sezione ha già contezza della vicenda avendo avuto già modo di esaminare le costituzioni con memorie e i vari documenti. Domani chiederà ulteriori chiarimenti alle parti in causa. Una volta emesso, l’Avellino spera in positivo, il decreto cautelare andrà confermato attraverso udienza collegiale in altra data che verrà fissata nel provvedimento di domani.

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