Avellino al Tar. “È stata una battaglia” e ora attesa per il responso

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Roma, Claudio De Vito – Un’ora e un quarto abbondante di audizioni al quarto piano del tribunale amministrativo regionale del Lazio, in via Flaminia 189, senza che nulla trapelasse. O poco, perché dal pool di avvocati di parte biancoverde fanno sapere che si è trattata di una vera e propria battaglia. Il contraddittorio, iniziato una manciata di minuti prima delle 10.30, è stato acceso e serrato.

La Sezione Prima Ter del Tar ha ospitato le audizioni nella camera di consiglio in versione bunker questa mattina per la causa dell’Avellino a caccia dell’ammissione con riserva dinanzi al giudice monocratico Giampiero Lo Presti. E alla fine bocche cucite “per scaramanzia” hanno riferito i diretti interessati. L’amministratore delegato Roberto Di Gennaro ha addirittura tirato via per mano l’avvocato Lorenzo Lentini dalla ressa di giornalisti e curiosi appostati sulla soglia del tribunale.

L’unico a concedere qualche impressione è stato Eduardo Chiacchio: “Aspettiamo il provvedimento che dovrebbe arrivare nel pomeriggio. Clima cordiale? Corretto, la cordialità è un’altra cosa”. Queste le parole del legale partenopeo a margine della comparizione in sede giurisdizionale amministrativa. “L’Avellino confida di avere un responso entro le 14” si è poi sbilanciato Di Gennaro. Il decreto però potrebbe giungere anche oltre l’auspicata deadline, al massimo entro il primo pomeriggio visto che il presidente di turno pare avesse già contezza degli atti e della vicenda.

Intanto però tutti riflettono sull’andamento della camera di consiglio, che sul finire avrebbe registrato il fuoco incrociato di Figc, Coni, Lega B e Ternana. All’Avellino non resta che attendere l’esito nell’oramai abituale rovente martedì romano. Tutti ancora una volta con il fiato sospeso. E anche un po’ sorpresi dal blitz di Gaetano Tedeschi che ha fatto capolino in tribunale nel bel mezzo delle audizioni. Quanto basta per rendere ancora più pazza l’estate biancoverde