di Claudio De Vito – Tempo di bilanci e rilanci per Nicola Alberani reduce da una stagione vissuta a lavorare anche sul fronte calcio targato Sidigas. Il general manager della Scandone ad agosto fu incaricato da Gianandrea De Cesare di plasmare la neonata Calcio Avellino SSD a partire dalle fondamenta dirigenziali e tecniche. Adesso però è giunto il momento di defilarsi dal palcoscenico del Partenio-Lombardi.
“La Serie C – ha spiegato Alberani – è una macchina complessa che deve marciare per conto suo. Saranno nostri cugini, amici ma occorrerà una struttura parallela con un organigramma diverso ed indipendente”. Alberani dunque esce di scena per occuparsi soltanto delle dinamiche della palla a spicchi biancoverde. Prima però c’è tempo per ripercorrere l’esperienza nel pallone.
“All’inizio ho trascurato il basket – ha ammesso – dall’altra parte c’era una struttura da impostare, persone che avevano bisogno di una parolina in più. Abbiamo perso un po’ il manico della squadra però è stata un’annata soddisfacente. Per quel che riguarda il calcio, c’era grande pressione essendo partiti ad handicap. Sono tra i più contenti di ciò che si è creato. La vera forza è stata il gruppo. Musa ha grandi doti, Bucaro la ciliegina sulla torta”.