Avellino – Poco più di tre settimane alla riapertura delle scuole, e non mancano le sollecitazioni di genitori che ancora una volta vorrebbe risposte in merito alla messa in sicurezza di alcuni plessi scolastici avellinesi. Dopo la perizia shock del prof. Faella, l’amministrazione comunale e nello specifico l’assessore ai Lavori Pubblici Ivo Capone, si era adoperato in incontri chiarificatori con chi ha in quegli edifici – dichiarati vulnerabili dal punto di vista statico e sismico – i propri figli, ma a quanto pare, i faccia a faccia, non sono bastati a far voltare pagina, se non in parte. E’ pur vero che qualche buona notizia da questo punto di vista giunge: sono cominciati non più di una settimana fa i lavori di adeguamento sismico alla scuola elementare di San Tommaso rispetto alla quale il prof. Faella incaricato di verificare lo stato di salute degli istituti dal punto di vista statico e dinamico, aveva detto la sua: “Priorità alta, poiché le strutture del corpo principale esibiscono valori notevoli del parametro di vulnerabilità stimato, anche per lo stato limite DL. Inoltre, la struttura del corpo principale è irregolare in pianta (a forma C), priva di vari telai di collegamento in direzione ortogonale a quelli principali e presenta vari elementi strutturali (pilastri) in condizioni limite in presenza di soli carichi verticali. Per il corpo palestra, caratterizzato da una più contenuta vulnerabilità stimata, risulta comunque necessario”. Per i restanti edifici invece? Sembra che ad inizio settembre dovrebbero partire gli interventi di adeguamento anche per il tanto discusso plesso di via Roma rispetto al quale sembrano esserci non pochi nodi da sciogliere – non ultimo la questione alloggio del custode -. Anche quest’istituto è stato ‘registrato’ nel dossier del 27 giugno scorso: “Priorità alta poiché le strutture del corpo A (aule) esibiscono valori notevoli del parametro vulnerabilità stimato, anche per lo stato limite di DL. Inoltre l’ossatura del corpo principale è irregolare strutturalmente in pianta ed in altezza, per la presenza di sette irrigidenti ai piani inferiori disposti in modo asimmetrico in pianta, è priva di alcuni telai di collegamento in direzione ortogonale a quelli principali e presenta vari elementi strutturali (pilastri) in condizioni limite per soli carichi verticali. Per il corpo palestra, caratterizzato da una più contenuta vulnerabilità stimata, risulta comunque necessario l’adeguamento sismico. Infine, i giunti di separazione tra i vari corpi di fabbrica sono non adeguati sismicamente”. Non migliore, stando alla relazione dell’ing. Ciro Faella, lo stato di salute della scuola media Dante Alighieri, la scuola materna e asilo nido di via Morelli e Silvati, la scuola materna e asilo nido di Rione Mazzini.