priorità all’interesse generale;
possibilità a tutti di accedere ai servizi pubblici;
rafforzamento dei servizi, in modo da garantire i diritti dei cittadini;
una solida base legale affinchè i cittadini siano immuni dagli attacchi ideologici dei sostenitori del libero mercato.
“Arrivare alla Commissione Europea è un po’ la nostra provocazione, per tentare di raggiungere il rilancio dei servizi – continua Ferrara – che in Italia, sono scadenti, non soddisfanno i cittadini, hanno pesanti ricadute sociali che gravano sul bilancio familiare. A questo punto si spera che la Commissione sensibilizzi gli stati membri. Non siamo contrari alla liberalizzazione, ma si tenga conto delle esigenze dei cittadini”. Nei prossimi giorni i sindacati invieranno una lettera al Comune per la definizione dei servizi e per risolvere il problema del precariato. Proprio a proposito di questo incontro Cutillo ha spiegato: “Non siamo contrari alla privatizzazione ma bisogna tenere in considerazione i beni che vengono privatizzati. L’acqua ad esempio è un bene di tutti non può essere privatizzato. Per quanto riguarda gli Lsu bisogna trovare una soluzione immediata. Si proverà a trovare un accordo complessivo per la tutela dei lavoratori. Il nostro primo maggio sarà strutturato su tre parole: sicurezza, legalità e tutela del precariato”. L’incontro è terminato con l’intervento di Antonio Festa, segretario Uil, che ha ribadito lo scopo dell’iniziativa, affermando che gli obiettivi prefissati potranno essere raggiunti solo se i sindacati saranno uniti e che si è pronti alla sensibilizzazione anche attraverso forme di protesta.(di Giovanni La Rosa)