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Avellino – Servizi pubblici, parte la raccolta firme

Avellino – Si è tenuta questa mattina presso la sede della Ust Cisl di Avellino la conferenza sul tema ‘Servizi pubblici di alta qualità’ a cui hanno preso parte i segretari di Cgil, Ruggiero Cutillo; Cisl, Enrico Ferrara e Uil Antonio Festa. Obiettivo dell’incontro: presentare un’iniziativa, partita a livello europeo in collaborazione con la C.E.S.(confederazione europea sindacati), per la raccolta firme su ‘servizi pubblici di alta qualità’. Ma quella di oggi è stata anche l’occasione per discutere della situazione degli Lsu e del precariato, uno dei maggiori problemi che gravano attualmente sull’Irpinia. “In Italia dobbiamo raccogliere 250 mila firme – ha dichiarato Enrico Ferrara – per un totale europeo di un milione. Raggiunto il numero adeguato, le sottoscrizioni verranno presentate alla Commissione Europea per la definizione di servizi pubblici di alta qualità (acqua, energia elettrica e spazzatura)”. Ciò che si chiede all’Organo Europeo è dunque una legislazione sui servizi pubblici basata su criteri ineluttabili:
priorità all’interesse generale;
possibilità a tutti di accedere ai servizi pubblici;
rafforzamento dei servizi, in modo da garantire i diritti dei cittadini;
una solida base legale affinchè i cittadini siano immuni dagli attacchi ideologici dei sostenitori del libero mercato.
“Arrivare alla Commissione Europea è un po’ la nostra provocazione, per tentare di raggiungere il rilancio dei servizi – continua Ferrara – che in Italia, sono scadenti, non soddisfanno i cittadini, hanno pesanti ricadute sociali che gravano sul bilancio familiare. A questo punto si spera che la Commissione sensibilizzi gli stati membri. Non siamo contrari alla liberalizzazione, ma si tenga conto delle esigenze dei cittadini”. Nei prossimi giorni i sindacati invieranno una lettera al Comune per la definizione dei servizi e per risolvere il problema del precariato. Proprio a proposito di questo incontro Cutillo ha spiegato: “Non siamo contrari alla privatizzazione ma bisogna tenere in considerazione i beni che vengono privatizzati. L’acqua ad esempio è un bene di tutti non può essere privatizzato. Per quanto riguarda gli Lsu bisogna trovare una soluzione immediata. Si proverà a trovare un accordo complessivo per la tutela dei lavoratori. Il nostro primo maggio sarà strutturato su tre parole: sicurezza, legalità e tutela del precariato”. L’incontro è terminato con l’intervento di Antonio Festa, segretario Uil, che ha ribadito lo scopo dell’iniziativa, affermando che gli obiettivi prefissati potranno essere raggiunti solo se i sindacati saranno uniti e che si è pronti alla sensibilizzazione anche attraverso forme di protesta.(di Giovanni La Rosa)

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