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Avellino – Scuola: i precari e il sogno dell’abilitazione

Avellino – Sono circa 18mila i docenti senza abilitazione che prestano servizio nelle scuole pubbliche italiane. E’ nata la SSIS, la famosa Scuola di Formazione per gli insegnanti. Con consistenti somme di denaro e molta fatica, i docenti hanno ottenuto e stanno cercando di ottenere ancora adesso, l’abilitazione.
Noi – si legge nella nota dell’Associazione Docenti Precari Non Abilitatisiamo un gruppo di docenti che lavora da anni (ma c’è chi lo fa da mesi o da poche settimane) nella scuola, senza aver potuto (per svariati motivi) conseguire l’abilitazione. Sballottati da un posto all’altro, con poche garanzie, perennemente a rischio di essere eliminati dalle graduatorie di terza fascia, continuiamo a fare il nostro lavoro, giorno dopo giorno.
Nessuno toglie merito allo studio della didattica e dei metodi di insegnamento. Ma è altrettanto vero che gli anni di esperienza nel campo della scuola hanno un peso non indifferente.
Chiediamo che il governo cerchi e trovi, insieme a noi, una soluzione positiva per la nostra sorte lavorativa. Siamo 18mila persone circa ad avere questo problema e non intendiamo più restare in silenzio a guardare. Siamo solidali con i colleghi che sono riusciti a completare le scuole di specializzazione. Non vogliamo guerre ‘tra poveri’, non siamo in competizione con loro, abbiamo soltanto l’urgente necessità di vedere riconosciuto il contributo che da anni portiamo alla scuola pubblica.
Chiediamo corsi abilitanti speciali senza il vincolo dei 360 giorni ma in base al numero dei contratti (chi possiede due contratti può già definirsi precario).
La nostra lotta si estende anche agli ITP non abilitati, i diplomati dell’istituto magistrale ed anche agli insegnanti che lavorano in scuole professionali, sottopagati e sfruttati. Vogliamo che siano riconosciuti i diritti di tutti i precari indistintamente.
Chiediamo anche a tutti gli altri precari che non rientrano in queste categorie di unirsi a noi e di lottare insieme. Chiediamo inoltre l’apertura delle graduatorie ad esaurimento per i missini dell’ultimo ciclo e per tutti gli altri precari, rispettando naturalmente i diritti di precedenza già acquisiti dagli altri docenti già collocati nelle stesse; l’assunzione di tutti i colleghi precari che ci precedono presenti nelle graduatorie ad esaurimento e la creazione di una graduatoria riservata ai nuovi abilitati prima che entri in vigore il nuovo sistema di reclutamento, per poter conservare i diritti di precedenza sui nuovi precari
”.

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