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Avellino, scrivilo sui muri: la suggestione che ti aspetti per il futuro

di Claudio De Vito – Dalle lacrime del Coni ad uno striscione esposto alle spalle della Tribuna Montevergine del Partenio-Lombardi “Rivogliamo il capitano a casa”. Quanto basta per spaccare l’opinione pubblica ma anche per alimentare le voci di un ritorno di Angelo D’Angelo ad Avellino. Non è realtà, né concreta proiezione immediata ma nemmeno utopia di medio periodo perché già agli albori del nuovo corso Sidigas il mastino di Ascea aveva fatto pervenire la sua disponibilità a vestire ancora la maglia dei lupi. Ed è per tale ragione che la suggestione non è del tutto in attesa. 

Allora il rifiuto dell’entourage di De Cesare con la regia di Alberani. Ora un segnale scritto sui muri dello stadio che preso da solo non vuole dire granché. Analizzando però lo scenario futuro, il ritorno dell’icona della cavalcata verso la B durante l’era Taccone è possibile a fine campionato. Anche perché la Casertana non ha rispettato le attese dopo la faraonica campagna acquisti estiva. Ecco allora che gli stimoli di D’Angelo convergerebbero nuovamente verso l’Irpinia. A giugno tutto è possibile con un ripensamento della proprietà o in virtù di orizzonti societari suscettibili di mutamento.

Ma soprattutto perché la casacca numero otto è come una seconda pelle per D’Angelo. Ci sarebbe però da ricucire lo strappo con quel partito di tifosi che non gli ha perdonato l’abbandono della nave durante la tempesta insieme all’altro senatore Castaldo. Scintille da placare, incomprensioni da appianare. Ma intanto c’è anche chi sogna e chiede a gran voce il ritorno del condottiero di tante battaglie sotto l’insegna del lupo. È rimasto scolpito nella memoria. E adesso è  scritto anche sui muri del Partenio-Lombardi.

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