Avellino – Grande giornata di sport e spettacolo al “PalaCountry” di Picarelli. Spalti gremiti di appassionati, famiglie e semplici curiosi per l’arrivo in Irpinia del campione Mauro Sarmiento, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Pechino. L’atleta campano è stato l’ospite d’onore della manifestazione sul Disagio Giovanile organizzata dall’associazione Amici Miei e patrocinata dal Coni, dal Comune e dalla Provincia di Avellino. A fare gli onori di casa il delegato Fita Alfonso Iuliano con tutti gli allievi e maestri della A.s.d Taekwondo Avellino. L’olimpionico, originario di Casoria, si è tuffato con entusiasmo nei panni di “Ambasciatore di etica e cultura dello sport”, prestigiosa nomina ricevuta proprio in seguito al successo in terra di Cina. “Nella mia vita ho fatto tanti sacrifici – ha spiegato l’atleta – lasciando casa da ragazzino e allenandomi 12 mesi all’anno. Ma ci sono giorni come questo, nei quali sono a contatto con tutti questi giovani, che mi ripagano di tutto”. L’impegno di Sarmiento, però, va oltre il semplice lato agonistico. Il giovane campione napoletano colpì tutti quando al termine della finale di Pechino rilasciò una pesante dichiarazione contro la Camorra, confermata anche tra le mura del “PalaCountry”. “Con la mia vittoria – ha confermato – ho dato un calcio alla camorra, dimostrando che la Campania non è solo malavita e violenza, ma anche sport e corretto vivere civile. Quando dai telegiornali apprendo certe notizie mi sento malissimo, ma al contempo mi sprono a continuare con più convinzione il mio impegno nel sociale e con i più giovani. Devo ringraziare i miei genitori – ha continuato Saemiento – che con grandissimi sacrifici economici mi hanno tenuto lontano dalla strada, facendomi crescere in palestra. Ed è questo il messaggio che voglio condividere con gli altri: auguro a tutti di raggiungere magari una finale olimpica, ma lo sport non è solo agonismo. La palestra è un luogo dove crescere in maniera sana, insieme, e dove si imparano valori come l’amicizia”. E Sarmiento in palestra ha trovato ben più di un’amica: si tratta di Veronica Calabrese, giunta quarta alle Olimpiadi, e ormai sua compagna storica. Anche le istituzioni hanno risposto ‘presente’ alla manifestazione. Al tavolo del dibattito erano seduti il sindaco di Avellino Pino Galasso, gli assessori Biazzo e Giova, il consigliere Poppa, il presidente del Coni Saviano, il luogotenente della Finanza Ciro Greco e il tenente dei Carabinieri Silvia Gobbini. “Avere Mauro qui è un onore per tutti noi – ha dichiarato Galasso – la sua faccia pulita è la testimonianza di quanto di buono può nascere in Campania. Il Taekwondo è uno sport giovane, con molti bambini che lo praticano. Invito loro a seguire l’esempio di Sarmiento e invito soprattutto i genitori ad incentivare e a far sì che i propri figli coltivino una passione così edificante e sana”. “La nostra regione vive un momento difficile – gli fa eco l’assessore Biazzo – ma Sarmiento è l’altra faccia della medaglia, un modello che deve essere di riferimento non solo per coloro che si avvicinano al mondo dello sport”.
Ad allietare la serata funamboliche esibizioni di Taekwondo – arte marziale coreana resa ancor più spettacolare dal massiccio uso di particolarissime tecniche di calcio – curate dai maestri della A.s.d. Taekwondo Avellino. Anche Sarmiento ha dato spettacolo sul tatami esibendosi con i giovanissimi atleti della scuola.
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