Avellino – La lunga parentesi estiva con i campionati regionali fermi non coincide con lo stop delle attività per l’Avellino Rugby, impegnato a 360 gradi per attrezzarsi al meglio in vista della nuova stagione ed in generale del futuro più prossimo.
TREKKING – Dal punto di vista della preparazione, come già annunciato a fine campionato da mister Luigi Rea, proseguono gli appuntamenti domenicali con la montagna. La truppa irpina della palla ovale attraverso la sfida del trekking in alta montagna punta a mantenere in buono stato la condizione atletica e psichica e a favorire quell’aggregazione sociale fra i ragazzi per uno sport come il rugby dove la forza del gruppo assume davvero un ruolo fondamentale.
LAVORI IN CORSO – Sul fronte societario il sodalizio del presidente Roca ha regolarmente presentato la documentazione per l’iscrizione al prossimo campionato regionale di serie C ed è in attesa di conoscere dalla Fir Campania se ci saranno o meno novità sulla composizione del girone. Ma il vero dubbio dell’Avellino Rugby riguarda in questo momento il rettangolo di gioco. “Per ora – spiega Antonio Roca – abbiamo comunicato l’intenzione di utilizzare ancora l’impianto di Borgo Ferrovia che ci ha già ospitato nella scorsa stagione, ma siamo in attesa di conoscere gli sviluppi in merito all’ultimazione dei lavori in corso al Parco Fenestrelle”. La realizzanda struttura comunale, come noto, ospiterà al suo interno anche un campo regolamentare di rugby in erba che dovrebbe essere affidato ai rugbisti biancoverdi. Non è quindi affatto escluso che nelle prossime settimane, o nel corso della stagione, possano arrivare buone nuove per i lupi con la consegna del lavoro e la disponibilità effettiva del terreno di gioco.
L’OVALE EDUCATIVO – “Quando parliamo con bambini ed adolescenti del rugby, o con i loro genitori, il nostro obiettivo non è quello di spingerli necessariamente a puntare alla carriera professionistica. Piuttosto cerchiamo di valorizzare le sane attitudini che la pratica di questo sport incoraggia”. E’ Pierpaolo Ruggiero, rugbista avellinese e responsabile con il collega Alessandro Bello del settore giovanile, a dichiararlo. Il rugby visto come una palestra di vita, dunque, per una campagna di sensibilizzazione sul territorio che a tre mesi dal suo lancio inizia a dare i primi frutti. Sono 19 infatti i ragazzi tra i 9 e i 14 anni che si sono già iscritti ai corsi organizzati dall’Avellino Rugby ed il loro numero – “grazie anche all’impegno di Argirea Brokers che ci sta dando una bella mano”, sottolinea Ruggiero – è senz’altro destinato ad aumentare. I giovani atleti si allenano regolarmente sul campo Coni dove sono anche stati protagonisti durante il concentramento regionale dello scorso giugno. “In quell’occasione abbiamo avuto l’ulteriore conferma – dice il responsabile delle juniores – che tra l’altro tra questi giovanissimi ci sono parecchie interessanti promesse”. Già allestita la formazione under 12, si punta ora alle under 16 e 18 che se messe in piedi per ottobre riuscirebbero inoltre ad evitare i punti di penalizzazione per la squadra maggiore, così come stabilisce il regolamento federale. In ogni caso c’è già soddisfazione per quanto conseguito finora. “Le basi per il futuro di questo sport in Irpinia iniziano ad avere basi solide”: assicura Ruggiero. Gli allenamenti per i più piccoli proseguiranno fino alla fine di luglio per poi riprendere a settembre, dopo la pausa di agosto.