Una chiusura, quella dei Cdr, che ha creato non poco allarme. Anche se, già nella prima mattinata di ieri alcune indiscrezioni, davano per certa la riapertura dei cancelli del Cdr di Pianordardine. La conferma è giunta nel tardo pomeriggio.
Lo stesso Catenacci, non aveva avuto remore a manifestare la sua chiara preoccupazione, soprattutto in merito alla creazione di discariche “d’occasione” che sarebbero state allestite in molti Comuni per fronteggiare il periodo nero.
Una riapertura positiva non solo per ostacolare il dilagare dell’emergenza ma anche per le possibili ripercussioni su altri settori quale quello del turismo. Dunque i rifiuti saranno nuovamente rimossi e trasportati al CDR di Pianodardine.
Dal Commissariato, inoltre, è stato richiesta la massima collaborazione da parte dei Comuni che dovranno pazientare per i primi giorni in quanto, per provvedere allo smaltimento degli ‘arretrati’, la sosta dei mezzi davanti agli impianti sarà senza dubbio lunga. Intanto già nella mattinata di ieri, l’Asa per non trovarsi sprovvista di fronte ad una eventuale richiusura dei cancelli dell’impianto di stoccaggio ha elaborato un piano di emergenza. Ed ha comunicato l’interruzione del servizio di raccolta in tutti i comuni serviti dalla stessa società. Tra l’altro, come l’Asa stessa rende noto, la chiusura che ha caratterizzato gli impianti è stata constatata all’atto del conferimento e non attraverso una comunicazione ufficiale all’azienda, rimasta all’oscuro di tutto fino alla presa d’atto della situazione. Al momento rimangono garantite le altre raccolte, quali la differenziata, e comunque con ritardo rispetto ai normali ritmi. Piccoli provvedimenti per creare una più forte collaborazione con i cittadini. In primis per la zona sperimentale di Avellino, gli operatori dell’Asa hanno provveduto a raccogliere i rifiuti recapitati negli ecobox, in sacchi di plastica, per evitare che gli stessi rimanessero sparsi nei contenitori. L’Asa invita i cittadini ad utilizzare particolare attenzione nel conferimento dei rifiuti, attuando la raccolta differenziata della plastica, del vetro e del cartone, servendosi delle apposite campane, in modo da ridurre notevolmente il volume dei rifiuti solidi urbani. Ad ogni modo, cancelli aperti o no, quello che ad oggi la società di smaltimento raccomanda, è la solidarietà, o meglio la disponibilità dei cittadini a portare avanti la raccolta differenziata. E non solo: che si evitino atti vandalici e incendi di cassonetti, di natura dolosa, particolarmente frequenti nei periodi di emergenza, ricordando alla cittadinanza che la combustione dei rifiuti è particolarmente dannosa per la salute pubblica, in quanto le esalazioni producono diossina.