Avellino – Da oggi è ripreso lo sversamento al Cdr di Pianodardine. Una buona notizia anche se non lo è per la provincia di Avellino in quanto il conferimento è stato garantito sì a tutti i compattatori dell’Irpinia ma lo sversamento, come è stato chiarito da Michele Caso della Cisl, avviene a singhiozzo. Un rallentamento dovuto proprio al blocco del conferimento che si è protratto per una settimana a causa della rottura del nastro di uno dei rulli dell’impianto di Pianodardine. E’ pur vero che, in base all’ordinanza emessa dal Commissario per l’Emergenza Rifiuti Corrado Catenacci, ieri hanno conferito al Cdr tutti i compattatori del napoletano mentre la città capoluogo resta autorizzata a conferire solo 60 delle 70 tonnellate giornaliere. Intanto, viene confermata l’ordinanza con la quale è stata stabilita la quantità di rifiuti da conferire dai singoli comuni necessaria per evitare il sovraccarico dell’impianto. Insomma, riapre il Cdr di Pianodardine ma la fase emergenziale persiste visto che buona parte dei rifiuti raccolti resterà a terra. Intanto, è diventato operativo nelle prime ore della giornata di oggi il piano messo a punto dal Commissariato di Governo per l’Emergenza Rifiuti in Campania, dopo il vertice con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, per consentire ai comuni di uscire dalla crisi. Un programma che per essere attuato prevede uno sforzo particolare anche da parte delle aziende impegnate nella raccolta dei rifiuti nei vari comuni. La crisi, ricordiamo, è stata determinata dalla chiusura del Cdr di Tufino: i camion dei 60 comuni che facevano riferimento a questo impianto sono stati infatti dirottati negli altri sei stabilimenti della Campania tra i quali anche quello di Pianodardine. Da qui il rallentamento nelle operazioni di conferimento.(di Emiliana Bolino)