di Claudio De Vito – Mentre Walter Taccone fa sapere di non voler arretrare di un centimetro iscrivendo l’Avellino al campionato regionale di Eccellenza, un paio di cordate sono pronte ad avanzare le rispettive manifestazioni di interesse al sindaco Vincenzo Ciampi. Non c’è tempo da perdere: il primo cittadino aspetterà fino alle 14, dopodiché valuterà a chi affidare il nuovo Avellino sulla scorta dei parametri inseriti nella determina dirigenziale pubblicata sul sito del Comune di Avellino.
Alla concorrenza a Enrico Preziosi, soluzione non ancora concreta ma maggiormente quotata per la bontà del progetto, si sono iscritti Gianpiero Samorì e Gianni e Improta protagonisti fianco a fianco nel tentativo di diventare protagonisti del rilancio del Modena. Ora invece i due corrono su due binari paralleli.
Il nome di Samorì non è nuovo ai tifosi biancoverdi perché già accostato nei mesi scorsi alla compagine societaria di Walter Taccone come possibile socio di minoranza. Dietro l’immobiliarista modenese ci sarebbe come sempre Claudio Lotito. Improta, ex calciatore dei lupi, invece è stato direttore generale del Catanzaro e ora vorrebbe ripartire da Avellino avvalendosi di una spalla come Salvatore Di Somma nel ruolo di direttore sportivo. A Ciampi, che attende altre proposte, il compito di valutare la manifestazione di intenti più congeniale alla piazza.
La Serie D come trampolino di rilancio per l’Avellino che però potrebbe ripartire dalla C. La Figc ha rimesso ogni decisione nelle competenze di Serie C e LND con i rispettivi presidenti Gabriele Gravina e Cosimo Sibilia per quel che riguarda il Bari. La società di Aurelio De Laurentiis però, va detto, sarebbe più avanti nell’iter rispetto ai biancoverdi avendo già provveduto all’iscrizione nei termini previsti. I posti però ci sono e per Avellino non è precluso alcuno scenario.
Nemmeno quello di avere due squadre, una delle quali guidati da Walter Taccone in Eccellenza. In giornata il patron ha chiesto al direttore sportivo Vincenzo De Vito la disponibilità a proseguire insieme l’avventura ricevendo picche come risposta. Ma Taccone andrà avanti per la propria strada perché nei dilettanti otterrà il congelamento della debitoria verso l’erario e continuerà ad incassare i crediti derivanti dalle cessioni dei pezzi pregiati negli ultimi anni. Inoltre il non fallimento gli consentirà di proseguire la causa per l’esclusione dal campionato fino al Consiglio di Stato ed eventualmente al TAS di Losanna.
Ma la squadra che aveva costruito insieme al ds De Vito non esiste più. Il comunicato federale infatti ha svincolato d’ufficio tutti i tesserati. Michele Marcolini e il suo staff tecnico rimarranno a bocca asciutta. Alcuni calciatori invece sono in procinto di accasarsi: Di Gregorio, Ngawa e Falasco al Perugia; Migliorini e Valietti alla Cremonese; Curado al Crotone; Di Tacchio alla Salernitana; D’Angelo e Castaldo alla Casertana ; Reno Wilmots al Foggia; Ardemagni al Cosenza; Mokulu alla Spal.