Avellino – Precari: i sindacati chiedono il rispetto degli impegni

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Avellino – Il comportamento dell’amministrazione comunale di Avellino per quanto riguarda la questione ‘precariato’ è, secondo Nidil-CGIL, Alai-CISL e Cpo-UIL, “incomprensibile”. “Dopo aver approvato – si legge nella nota – il Piano per il personale, proposto dal direttore generale dell’ente, abbiamo condiviso e concordato il percorso verso la stabilizzazione dei lavoratori precari. Nell’ultimo incontro, l’assessore al Personale Donato Pennetta, il Direttore Generale Ugo Andreotti e il dirigente al personale Francesco Tizzoni, ci hanno illustrato il piano per la progressiva stabilizzazione dei lavoratori precari: il primo provvedimento da mettere in essere, ad oras, consisteva nella proroga immediata dei contratti da farsi prima dell’approvazione della Legge Finanziaria 2008. Quindi, l’amministrazione si impegnava ad emanare un bando riservato ai 24 collaboratori coordinati e continuativi che avevano i requisiti previsti dalla Legge Finanziaria 2007 e rinnovare il contratto ai 26 collaboratori, impegnati, quale supporto al RUP, nei progetti sovvenzionati con i fondi europei.
Tutti questi impegni si sarebbero dovuti trasformare in atti e provvedimenti nel giro di pochi giorni; al massimo qualche settimana. E’ perciò con fortissima preoccupazione che richiamiamo il sindaco del Comune di Avellino che in prima persona si sta assumendo la responsabilità di non dare attuazione ad un programma condiviso con le tre organizzazioni sindacali per avviare un progressivo percorso verso la stabilizzazione nell’interesse generale di tutti i lavoratori atipici e nell’interesse dell’ente che deve fornire servizi di qualità ai cittadini.
Assumersi la responsabilità di non mantenere gli impegni aprirebbe una grave crisi nei rapporti tra Amministrazioni ed Organizzazioni Sindacali.
Noi crediamo, quindi, che debbano essere rispettati immediatamente per il rispetto dei lavoratori precari che da anni svolgono ogni giorno il proprio lavoro nei vari settori dell’Ente garantendo efficienza nei servizi e qualità lavorativa. Il nostro auspicio, pertanto è ricomporre il tavolo di trattativa chiedendo pubblicamente al Sindaco di essere garante del processo di stabilizzazione, peraltro non improvvisato ma incardinato su un processo di concertazione e condivisione con lo stesso Ente durante quest’ultimo anno”.

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