Avellino – Pininfarina ai politici: “Liberatevi dalle inefficienze”

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Unione Industriali – Assemblea annuale dell’Unione degli Industriali di Avellino con Silvio Sarno, Andrea Pininfarina, Enzo Giustino, Ettore Artioli. In sala Ruggiero Cutillo, Antonio Festa, Enrico Ferrara, Franco D’Ercole, Cosimo Sibilia, Angelo Giusto, Bartolomeo D’Ambrosio, Giovanni Di Blasio, Giovanni Lettieri, Alberta De Simone, Costantino Ippolito e imprenditori ‘big’ quasi al completo. Messaggi forti per certi versi, soft per altri ma tutti indirizzati a centrare un unico obiettivo: abbandoniamo il campanilismo e creiamo lo sviluppo. Inviti per rilanciare una nuova mentalità e composizione della classe dirigente; “per superare gli orientamenti comunitari presentati dalla Commissione europea che potranno provocare ulteriori contraccolpi, sulla già lacunosa politica per il Mezzogiorno”. “Affermiamo – commenta il presidente dell’Unione degli Industriali Sarno – in modo chiaro ed inconcepibile che in provincia di Avellino c’è bisogno di un articolato gruppo dirigente locale che sappia guidare i processi di crescita nei mutati contesti economici”. Un excursus che non tralascia una riflessione: la troppa centralità nelle decisioni; la troppa chiusura nelle proprie prerogative; la troppa limitazione all’apporto di nuove energie al disegno di sviluppo: il poco spazio invece riservato all’affermazione di mercati liberalizzati”. E ancora una constatazione “consapevole ed inconfutabile”, per usare le parole di Silvio Sarno: “E’ compito della classe dirigente rendere efficienti i sistemi territoriali, configurarli, darne un’appropriata prospettiva e collocazione. Se la politica vuole ‘impossessarsi’ del futuro, deve compiere scelte coraggiose. E’ necessario che la classe dirigente dia un segnale forte di apertura alle nuove generazioni. Chiediamo pertanto ai rappresentanti delle Istituzioni e degli Enti Locali di creare le condizioni affinchè questo avvenga. Ad iniziare dalle nomine nei Consigli di Amministrazione degli Enti e delle Società di servizio pubblico: devono ispirarsi a criteri aperti e premianti della competenza professionale. Oggi c’è troppa circolarità di nomine”. Insomma più trasparenza e più efficienza. Più infrastrutture, più politiche di sostegno all’economia, più scuole di alta formazione manageriale; più integrazione dei settori economici. “Dobbiamo fornire alla città di Avellino nuovi presupposti che favoriscano la sua vocazione di piccola città della provincia dall’alta qualità della vita, che grazie a moderni collegamenti tematici sia in grado di comunicare in tempo reale con il resto del mondo… Dobbiamo sapere sensibilizzare le banche per accompagnare progetti industriali di internazionalizzazione, innovazione e ricerca”. A detta del vice presidente della Confindustria per il Mezzogiorno Ettore Artioli: Avellino cresce ma continua a scontrarsi con sicurezza e legalità. “Per troppo tempo il Sud ha vissuto di trasferimenti più o meno occulti. …Ogni scelta, ogni azione, deve essere pronta non a chiedere ma a dare risposte al territorio”. Rivendicare ciò che abbiamo, è in sostanza il messaggio che lancia Enzo Giustino ex presidente dell’Unione Industriale di Napoli. A riprendere il discorso targato Sarno, sull’importanza della classe dirigente e sul suo ricambio, è Andrea Pininfarina, vice presidente Confindustria. “Credo che sia un limite alle potenzialità del nostro Paese avere per 10 anni sempre gli stessi candidati”. Dopo la bacchettata, il dato di fatto: “L’economia non può più sradicarsi dai luoghi. I politici locali devono scaricare le proprie inefficienze: guardare alla stabilità finanziaria superando i forti pregiudizi; alla concorrenza, alla ricerca, alla sburocratizzazione. In una parola: allo sviluppo. (di Teresa Lombardo)

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