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Avellino-Pescara 2-2, Novellino è salvo: “Avute le risposte che cercavo”

 Claudio De Vito – Walter Novellino ringrazia Francesco Di Tacchio e tira un profondo sospiro di sollievo perché la sua panchina resta inchiodata al suolo. Scricchiola, ma è salda almeno per il momento.

“Onestamente non ci ho pensato quando ero in svantaggio – ha confessato il tecnico biancoverde – piuttosto non capivo come facevamo a stare sotto. Pensavo soltanto a recuperare il risultato, volevo vincerla e ci siamo andati vicini. E poi mi sento sempre in discussione, ma mi sento giovane non arrivato” ha assicurato rilanciando con il sorriso ed un pizzico rivincita carica di ironia al termine di una settimana incandescente.

“Ho avuto le risposte che cercavo a livello caratteriale – ha spiegato Walter Novellino – inizialmente abbiamo concesso qualcosa  ma abbiamo saputo reagire. Avremmo meritato la vittoria, ma mi tengo stretta la prova di carattere che è ciò che mi dà forza in questo momento. Siamo sulla buona strada, dopo il derby ho avuto vergogna di andarmi a prendere un caffè al bar”.

La partita. “Quando è entrato Castaldo la squadra è cambiata – ha detto sollevato il trainer di Montemarano – ho giocato con due punte, non vedo l’ora di poterlo fare con una certa continuità. Gavazzi bene tra le linee ma viene comunque da un lungo periodo di inattività e può pagare dazio in questo senso”. Note positive senza dimenticare quelle negative: “Gli errori – ha ricordato – ne abbiamo commessi due evitabili, la palla andrebbe spazzata in tribuna. Lo faceva Baresi non devo perché non dovremmo farlo noi”.

 

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