Avellino – Prende corpo il Piano Attuativo attraverso il quale sarà avviata la progettazione delle attività del Patto Formativo Locale nei settori Logistica, Trasporti e Distribuzione, il cui soggetto capofila è la Comunità Montana Terminio Cervialto, insieme agli altri componenti del Soggetto Promotore, composto da Comunità Montana dell’Ufita, Consorzio Asi, Ebcav (Ente Bicamerale per il Commercio di Avellino) e Consorzio dei Servizi Sociali A/6 e ai partner di rete: Irat Cnr Napoli, Confcommercio di Avellino, Ge.Pa. Spa-Fest P.A., Dromos, Università Parthenope di Napoli – Dipartimento Studi delle Istituzioni e dei Sistemi Territoriali, S. Project, Provincia di Avellino, Comune di Grottaminarda e Comune di Montoro Inferiore.
Ben 63 sono le imprese dei settori Logistica, Trasporti e Distribuzione che hanno aderito al Patto Formativo, e che a breve dovranno presentare i progetti esecutivi per le tre aree del Pfl. Il Piano Attuativo ha infatti la funzione di stabilizzare in termini esecutivi la progettazione delle attività del Patto: Formazione per Inserimento Lavorativo (riservata alle fasce deboli), che prevede attività di pubblicizzazione, selezione, formazione, stage di avviamento alla professione ed esami finali; Formazione continua e Formazione per disoccupati, che prevede anche attività di work experience. Il Patto Formativo Logistica, Trasporti, Distribuzione è uno dei pochi che offre, oltre alle cento ore di formazione, anche un’esperienza lavorativa di cinque mesi per i disoccupati.
L’accrescimento del capitale umano, la riduzione delle cause di svantaggio sociale, la formazione dei dipendenti in organico per l’adeguamento delle competenze e la formazione di nuove risorse da inserire in organico: sono solo alcuni dei vantaggi di questo Pfl, che oltre a rappresentare una grossa opportunità per le imprese, riuscirà anche a dare vita ad un notevole numero di posti di lavoro.
Una ulteriore spinta allo sviluppo economico delle imprese che hanno creduto nel Patto – finanziato per tre milioni di euro dalla Regione Campania con fondi di derivazione europea e per 600mila euro dalle stesse imprese – sarà inoltre offerta dalla possibilità di presentare una proposta di ristrutturazione aziendale che sarà valutata dagli Assessorati alle Attività Produttive e alla Formazione e Lavoro della Regione Campania.