di Claudio De Vito – L’Avellino è senza campionato ma conta di riprendersi la B martedì davanti al Collegio di Garanzia del Coni. A partire dalla 10 la “Cassazione sportiva” in sessione a Sezioni Unite esaminerà cinque ricorsi, uno dei quali inoltrato lunedì scorso dall’avvocato Eduardo Chiacchio che assiste il club biancoverde nell’ennesima causa. Oltre quaranta le battaglie legali sostenute dal legale partenopeo con il suo studio al fianco dell’Avellino. E’ in corso quella più importante: è una questione di vita o di morte sportiva.
La fiducia è aumentata da qualche giorno a questa parte complici la mossa segreta che la difesa è pronta a presentare in sede dibattimentale e la sola costituzione come controinteressato della Ternana, club che ha chiesto il ripescaggio insieme a Novara, Catania (che dovrebbero prendere il posto di Bari e Cesena), Siena, Pro Vercelli e Virtus Entella. Nulla però è ancora definito perché l’ufficiosa graduatoria ripescaggi subirebbe un nuovo scossone se la Corte d’Appello Federale dovesse ripristinare i tradizionali criteri, che in precedenza il Tribunale Federale Nazionale aveva aggiornato accogliendo il ricorso di Novara e Catania ora appunto pronte a scattare in B.
Il tutto mentre il Crotone ha chiesto al Coni di congelare lo start di massima serie e cadetteria in attesa del nuovo verdetto sul caso plusvalenze che in prima battuta ha visto il Chievo graziato per via di un errore procedurale. La Procura Federale ha replicato l’istruttoria avviando un nuovo procedimento disciplinare e il Crotone preme per la retrocessione in B dei clivensi. Insomma il papocchio è servito in varie salse e potrebbe allargarsi se il Collegio di Garanzia del Coni dovesse rigettare il ricorso dell’Avellino.
La società irpina a quel punto sconfinerebbe nella giustizia amministrativa derogando alla clausola compromissoria e richiedendo il blocco del campionato di B già soggetto al rinvio del calendario in programma proprio il 31 luglio (6 agosto nuovo probabile data). La B a 23 sarebbe lo scenario più percorribile e in controtendenza rispetto all’orientamento di ridimensionamento dell’organico (20 squadre) emerso in Assemblea ma rigettato dalla Figc.
Intanto il popolo biancoverde è pronto a marciare su Roma per manifestare davanti al Coni. Previsti oltre mille tifosi del lupo in piazza Lauro De Bosis per un corteo probabilmente senza precedenti al Foro Italico. Nessuna trasferta allo stadio Olimpico, bensì l’orgoglio che sconfina per raggiungere il palazzo in vista di una decisione vitale per il club e i suoi supporters. L’attesa è febbrile con numerose bandiere che sono spuntate in città e nei vari centri della provincia. Non è una festa promozione ma la carica della tifoseria attaccata alla B fino all’ultima lettera della pronuncia del Coni.
Il percorso consigliato ai tifosi dell’Avellino in trasferta a Roma: Uscita Roma sud, prendere A90 (G.R.A.) direzione l’Aquila-Firenze e proseguire fino all’uscita n.6 Flaminia direzione centro – Tor di Quinto dopo 9 km circa si trova Piazza de Bosis sede del CONI