Dal Partenio-Lombardi, Claudio De Vito – Walter Novellino è tornato riprendendo in mano la squadra che ieri aveva affidato al suo vice Eduardo Imbimbo per presenziare alla premiazione della “Panchina d’Oro” a Coverciano. Alle viste per il suo Avellino c’è un prolungato ciclo casalingo che inizierà giovedì contro il Parma, proseguirà a Pasquetta con il Bari e culminerà il 9 aprile con la sfida al Perugia. Il Partenio-Lombardi teatro del copione salvezza biancoverde.
Contro il Parma però servirà una prova certamente diversa da quella offerta a Vercelli. Non c’è troppo tempo per predisporre i migliori meccanismi tattici per tenere testa al 4-3-3 di Roberto D’Aversa, ma l’Avellino ha dimostrato di sapersi esaltare al cospetto delle grandi di questo campionato. Nella seduta pomeridiana, Walter Novellino ha provato un paio di soluzioni tattiche per non lasciare nulla di intentato in vista di una gara così delicata.
Il tecnico biancoverde dovrebbe tornare al classico 4-4-2 puntando sulle geometrie del recuperato Federico Moretti a centrocampo. Il regista ex Vicenza è stato abbinato a Francesco Di Tacchio durante le prove di questo pomeriggio per aggiungere qualità alla manovra di un Avellino che fa un’enorme fatica ad impostare il proprio gioco. Non si tratterebbe in ogni caso dell’unica novità dal primo minuto, considerato anche l’affollamento dell’infermeria tra acciacchi vari e infortuni.
Nelle retrovie, Pierre Ngawa dovrebbe tornare al centro in coppia con Anton Kresic favorito su Marco Migliorini. Lorenzo Laverone e Simone Rizzato agirebbero da esterni votati alla sovrapposizione. In tal senso il trainer di Montemarano ha insistito molto sull’asse di sinistra composto dall’ex esperto laterale ex Trapani con Bryan Cabezas. L’ecuadoregno, complice la sua prolungata assenza per motivi familiari, deve ancora assimilare alcuni schemi di gioco alla perfezione ed ecco perché Walter Novellino oggi lo ha catechizzato sia nella fase di possesso che in quella di non possesso.
Sul lato opposto pronto Salvatore Molina, che durante la gara con ogni probabilità si scambierà spesso la fascia con il fantasista sudamericano per l’applicazione della regola del piede invertito. In avanti è ballottaggio per il posto al fianco di Luigi Castaldo con il rientrante Raul Asencio nettamente in vantaggio su Matteo Ardemagni. La speranza per loro è di ricevere maggiori rifornimenti dalle fasce per capitalizzare una scarna produzione offensiva.
L’alternativa è il 3-5-2 che tende a 3-4-1-2 secondo l’impostazione fornita da Walter Novellino a Vercelli dopo l’ingresso di Carlo De Risio. Nella seconda parte dell’allenamento odierno infatti Salvatore Molina è stato riproposto nelle vesti di fantasista pronto a svariare lungo tutto il fronte della trequarti. Un’opzione che consentirebbe al suo allenatore di effettuare un’azione di disturbo nei confronti del playmaker avversario di turno Antonio Vacca. In tal caso Marco Migliorini troverebbe spazio come perno centrale nel terzetto difensivo con Pierre Ngawa ed Anton Kresic.
Capitolo infermeria. Davide Gavazzi ha riportato un’elongazione al flessore che gli consentirà di tornare probabilmente per la trasferta di Chiavari del 14 aprile. Ionut Radu, vittima di un colpo al retto femorale stirato nelle scorse settimane, potrebbe tornare tra i convocati per il Bari. Angelo D’Angelo, Santiago Morero e Carlo De Risio hanno effettuato lavoro ridotto. Ok Nicola Falasco che ha recuperato dalla contusione al collo del piede. Assenti Soufiane Bidaoui (lussazione alla spalla) e Riccardo Marchizza che tornerà ad allenarsi in gruppo domani dopo la seconda parentesi con l’Italia Under 20 (a segno su rigore nel 2-3 con la Svizzera ad Alessandria).
Leonardo Morosini continua ad allenarsi in gruppo e sarà tra i convocati, ma un suo utilizzo anche solo per uno spezzone è da escludere. Domani l’Avellino sosterrà una seduta alle 17:30 per poi rifinire la preparazione giovedì mattina. Walter Novellino continuerà con il suo personale silenzio stampa iniziato nel post-partita del “Silvio Piola”: nessuna conferenza stampa della vigilia. Parlerà soltanto il campo.