Avellino-Parma 1-2, le pagelle

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Dal Partenio-Lombardi, Claudio De Vito – Pochi sussulti e tanta delusione per l’Avellino che si inchina al Parma. La nota lieta di serata è Simone Pecorini che ha alzato la sua voce eseguendo bene entrambe le fasi sulla fascia destra. I voti ai biancoverdi nelle pagelle di Irpinianews.

Lezzerini 6 – Conferma reattività e riflessi ma sbaglia spesso e volentieri gli appoggi facili regalando rimesse laterali in zona d’attacco agli avversari. Fa quel che può in occasione del 2-0, si oppone un paio di volte a Calaiò. Ok tra i pali, meno con i piedi.

Pecorini 6.5 – Si fa trovare pronto al ritorno dal primo minuto. Va spesso al cross, è puntuale nelle chiusure e negli interventi in uno contro uno. Alla fine lascia il campo esausto (dal 37′ st Laverone s.v.).

Kresic 5.5 – Ci capisce poco come tutti nei primi minuti. Ha il solito difetto di portare troppo palla finendo per perderla. Prestazione non impeccabile.

Ngawa 6 – Regge l’impatto in termini di rapidità del tridente del Parma. La sua velocità nelle letture risulta decisiva in alcune occasioni. Da centrale o da terzino la musica non cambia.

Rizzato 5.5 – Non è la sua migliore serata. Non ha lo spazio per sovrapporsi, è costretto a rimanere sulle sue. Gara da terzino bloccato.

Molina 5.5 – Una partita trascorsa a trovare la giusta collocazione. Gli manca lo spunto, viene spesso tra le linee ma senza costrutto (dall’11 st Morosini 5.5 – Sei mesi dopo non ci si poteva aspettare chissà cosa. Prova qualche giocata ma non può avere il passo dei tempi migliori).

De Risio s.v. (dal 22′ st Cabezas 6 – Entra bene in partita. Dal suo piede parte l’azione del gol di Asencio. Subito esplosivo ma alla lunga cala ritrovandosi spesso a giocare spalle alla porta e in atteggiamento di sacrificio).

Di Tacchio 6 – Dezi non lo fa respirare ogni volta che prende il pallone tra i piedi davanti alla difesa. Nel secondo tempo ha maggiore libertà che abbina alla consueta legna. Salterà il Bari per squalifica.

D’Angelo 6 – Ricopre tante posizioni in mezzo al campo, sull’esterno e sull’interno. C’è il suo zampino nel gol che consente all’Avellino di dimezzare lo svantaggio. Gioca per tutta la gara con un turbante al capo.

Asencio 6 – Timbra il cartellino per la quinta volta. Si fa trovare pronto e come spesso accade negli ultimi tempi è lui, il più giovane, a suonare la carica.

Castaldo 5.5 – Troppo prevedibile nella giocata offensiva. Di lui poche tracce in partita.