“Avellino, occorre un’azione dal basso per costruire l’alternativa amministrativa e politica”

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rifondazione comunista
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Di seguito la nota di Rifondazione comunista Avellino:

“La perenne crisi della giunta Foti ha superato ogni soglia di sopportabilità, Antonio De Curtis in arte Totò avrebbe detto: ” ogni limite ha una pazienza”, appunto. Noi riteniamo indecoroso che il Partito Democratico, impegnato a risolvere questioni interne, utilizzi come strumento di lotta politica la pubblica amministrazione che unito all’evidente incapacità amministrativa dei suoi rappresentanti, ha portato la città sull’orlo del baratro.

Avellino è una città sofferente sia dal punto di vista economico che sociale, le tante inchieste giudiziarie che coinvolgono ampi settori della macchina amministrativa indicano, tra l’altro, la presenza di un’irrisolta questione morale. Occorre intervenire con chiarezza e serietà, serve che la parte sana della Città esca dall’indifferenza e si assuma la responsabilità di aprire una nuova stagione legando idee, progetti ed esperienze di lotta al fine di immaginare una prospettiva di progresso, ciò anche per arginare disaffezioni e delusioni preludio del disimpegno utile solo ad alimentare populisti e rafforzare i sistemi di potere. Noi crediamo che le risposte date dalle opposizioni istituzionali siano insufficienti, poiché unite solo dal tentativo di avvicinare la crisi amministrativa, e improbabili sul terreno della ricostruzione di un fronte d’alternativa, considerate le diverse se non divergenti culture politiche delle stesse. È’ necessario ricominciare dal basso, connettendo le esperienze di lotta nate in questi anni su temi concreti, tramite una piattaforma politica di medio e lungo termine epurata da interessi personali e spinte personalistiche, per questa ragione convochiamo una prima riunione interlocutoria per giovedì 25 agosto.”

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