Avellino – Notti Bianche: un business per gli enti

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Avellino – Notti Bianche, un affare per gli enti. Uno studio nazionale pubblicato dal quotidiano economico Italia Oggi conferma che le Notti Bianche organizzate dai Comuni italiani rappresentano uno dei migliori investimenti per le amministrazioni locali. A Milano un euro speso dal Comune ne frutta 10, a Roma addirittura 60. A mettere in circolo flussi economici è l’indotto di natura commerciale, turistica, gastronomica che le Notti Bianche sviluppano. Un vero e proprio affare, se si considerano il numero dei partecipanti – sempre elevatissimo – e l’eccezionale attenzione mediatica dedicata agli eventi. Per non parlare del ritorno di immagine per le Amministrazioni e gli sponsor che investono sull’iniziativa, nella quasi totalità dei casi, in maniera assolutamente contenuta. Anche Avellino – che ha sperimentato due edizioni della Notte Bianca, il 18 dicembre del 2004 e il 2 luglio del 2005 – si ritrova in linea con le altre realtà nazionali. L’assessore al Commercio Luca Iandolo – che su volontà del sindaco Galasso è stato il promotore degli eventi in città – conferma tutta la linea. “Le Notti Bianche sono state anche per il Comune di Avellino il più forte e innovativo volano per la promozione dell’immagine istituzionale della città, ma soprattutto per l’economia locale. Basta considerare che tra i due eventi di dicembre e di luglio arriviamo a stimare circa 100mila presenze in città, gente che spende nei negozi (oltre 300 sono rimasti aperti fino a tarda notte), cena nei ristoranti, si ferma nei bar e nei locali. Gente che esce in strada, si riappropria della città, dei suoi spazi urbani e storici. Anche gli albergatori hanno registrato un incremento delle presenze in quelle occasioni, così come abbiamo visto arrivare ad Avellino visitatori provenienti da tutta la Regione. Oggettivamente sono fenomeni interessanti, che non accadono spesso e che quindi vanno analizzati con attenzione. La volontà dell’amministrazione, e del sindaco Galasso in prima persona, è di investire con costanza su questo tipo di appuntamenti, così come è stato in occasione di “Terra” o di iniziative dedicate al centro storico e ad altre aree della città. Ascolto con simpatia la voce isolata di chi, cercando ogni occasione possibile, chiede lo stop di manifestazioni definite effimere e carnevalesche che durano solo un giorno e per le quali gli investimenti economici dell’Amministrazione sono stati assolutamente contenuti, probabilmente assai inferiori a quanto si spende per promuovere iniziative più o meno visibili. Del resto, la forza delle idee si misura soprattutto con la capacità di progettare iniziative nuove, che sappiano coinvolgere altri livelli istituzionali, accedendo anche a fonti di finanziamento diversi dal bilancio comunale, così come stiamo facendo con il mio assessorato. Chi parla di settori penalizzati si attivasse per sollecitare gli uffici di riferimento a promuovere progetti di idee in grado di reperire fondi a compensazione dei tagli annunciati. A decretare il successo di un’idea è sempre e solo la città, che sceglie di partecipare ad alcuni eventi e probabilmente ne diserta sistematicamente altri, sui quali pure sarebbe facile fare ironia ma non è nel mio stile”. E la sinergia di forze messa in campo per le Notti Bianche ritrova d’accordo i diversi attori pubblici e privati che hanno partecipato all’iniziativa. Da Oreste La Stella, direttore della Confcommercio, arriva il commento positivo in relazione alla ricaduta economica in città delle Notti Bianche e di altre iniziative come “Terra”. “Non posso che confermare il trend nazionale anche ad Avellino. In quelle occasioni abbiamo registrato una positiva inversione di tendenza negli esercizi commerciali della città. L’Amministrazione ha fatto bene ad investire in questa direzione, soprattutto se gli eventi si estenderanno ad altre aree urbane e si ripeteranno nel tempo”.

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