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Avellino, è notte fonda: la doppia svolta per evitare il baratro

di Claudio De Vito Nessun cambio di marcia, l’agonia avanza inesorabile e pare aver preso a braccetto l’Avellino per condurlo dritto verso il baratro. L’ennesimo crollo di questa stagione certifica la crisi nera di una squadra allo sbando più totale. Una nave incapace di invertire la rossa, letteralmente alla deriva che questa sera potrebbe ritrovarsi nel mare mosso del porto playout. Ma l’allarme rosso è già scattato: il piano di salvataggio è già in atto.

E’ una giornata cruciale per il destino biancoverde. Walter Novellino oramai è già un ex con l’esonero che sarà ufficiale in giornata. A succedergli sarà con ogni probabilità Claudio Foscarini, individuato da Walter Taccone quale traghettatore fino al termine della stagione. A lui (o in alternativa al già ex biancoverde in panchina e in campo Giovanni Bucaro) il compito di centrare la salvezza con nove giornate a disposizione.

E questa sarebbe la prima fondamentale svolta per evitare il baratro. L’altra non sarà così immediata e al momento nemmeno certa, ma l’ottimismo resta. Il fronte Italpol tra oggi e domani vivrà una tappa importante con l’arrivo in città di Alex Gravina. L’operazione per l’acquisizione del pacchetto di quote fino ad un massimo del 90% verrà valutata più a fondo nelle prossime 48: le parti inseguono la sterzata alla trattativa. E di certo la crisi attuale di risultati non giova ai negoziati.

Intanto però c’è da fare i conti con un clima incandescente attorno a società e squadra. Walter Taccone ieri al termine della partita è stato assediato in tribuna da un gruppo di tifosi che, oltre a chiedere la testa dell’allenatore, lo hanno contestato duramente. Matteo Ardemagni ha chiesto scusa per il gesto delle corna all’indirizzo della tribuna, ma probabilmente non è bastato per placare gli animi del tifo stanco di ricevere delusioni. L’Avellino a caccia di svolte al suo interno per salvare la stagione.

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