Avellino-Nola, incubo porte chiuse: decisivo il summit in Prefettura

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di Claudio De Vito – Ancora una volta col fiato sospeso, ancora una volta con il rischio porte chiuse che aleggia minaccioso più che mai sul Partenio-Lombardi per la gara di coppa contro il Nola. Una fastidiosa abitudine che domani approderà in Commissione Pubblici Spettacoli, dove il Calcio Avellino spera di avere il via libera per giocare con la presenza del pubblico.

Alle 9 è stato convocato un tavolo d’urgenza in Prefettura con i rappresentanti della SSD di Gianandrea De Cesare e dell’Avellino di Walter Taccone che fino al 30 settembre deve autorizzare interventi di ogni tipo sull’impianto sportivo in concessione. Il presidente Claudio Mauriello, che seguirà da vicino la vicenda anche domattina, ha le mani legate fino a quella data: il club vorrebbe effettuare i lavori necessari, ma non può in questa fase al cospetto del padrone di casa. Dopo il summit in Corso Vittorio Emanuele, ci sarà il sopralluogo allo stadio e poi tutti di nuovo in Prefettura per la firma del provvedimento in caso di esito positivo delle verifiche sugli adempimenti previsti dal decreto Pisanu.

Si giocherebbe a porte aperte con capienza di 4.999 posti, poi si vedrà di ripristinare quella abituale di 10mila e passa spettatori. In Tribuna Montevergine verrebbe aperto soltanto il settore centrale da riservare alle autorità. L’ottimismo pervade gli ambienti societari in queste ultime ore di attesa anche per i tifosi che non vogliono perdersi la prima ufficiale in casa, soprattutto dopo il feeling con i Graziani boys scoppiato a Ladispoli. Se tutto dovesse andare per il meglio, la società farebbe scattare immediatamente la prevendita lampo già pronta da un pezzo insieme alla campagna abbonamenti.