Avellino, minacce per fargli lasciare la casa popolare: tutti a processo

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AVELLINO- Dovranno comparire il prossimo cinque giugno davanti al giudice monocratico del Tribunale di Avellino, Sonia Matarazzo, gli undici indagati per lesioni, minacce e violazione di domicilio a seguito delle indagini della Squadra Mobile sulle vere e proprie incursioni all’interno dell’abitazione di una vicina.

Il pm della Procura di Avellino, Cecilia De Angelis, che ha coordinato le indagini e nei mesi scorsi aveva disposto l’avviso di chiusura dell’inchiesta, ha firmato il decreto di citazione a giudizio nei confronti degli indagati, difesi dagli avvocati Gerardo Santamaria, Antonio Caliendo, Gerardo di Martino, Barbara Tino, Maria Stella Saveriano e Mario Villani.

L’indagine per cui ci sarà il processo nasce dalla denuncia sporta nel luglio scorso da una residente, costituita in giudizio e difesa dall’avvocato Claudio Frongillo, da anni insieme alle sue figlie in una casa popolare di Via Tedesco (che nelle more della vicenda avrebbe lasciato). Come ricostruito dagli agenti della Squadra Mobile di Avellino, agli ordini del vicequestore Gianluca Aurilia, sarebbero state proprio le undici persone finite nel mirino dell’inchiesta ad aver partecipato ad un vero e proprio raid all’interno della casa popolare occupata dalla donna di origini marocchine.

In quella occasione, oltre ad averla pesantemente ingiuriata davanti alle figlie (minacciate pure loro) era stata anche schiaffeggiata e minacciata. Oltre a dirgli: “apri la porta se no la sfondo, ti do fuoco a te e alle tue figlie” prima di aver sfondato la porta nonostante un divano che era stato posto dietro alla stessa per evitare che entrassero, gli avevano anche intimato: “sei una morta, devi andare via da questa casa”. Minacce rivolte anche alle figlie minori. Alla donna era stata anche incendiata una vettura. Ma per questo episodio non ci sono, delle contestazioni rivolte agli indagati accusati invece delle minacce in questo procedimento.