L’Avellino si fa male da solo: il Potenza spegne la luce al Partenio

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di Claudio De Vito. Un Avellino nettamente involuto e ancora una volta distratto cede il passo ad un Potenza organizzato e spietato. I biancoverdi recitano sul set di un film horror dopo un avvio incoraggiante scandito anche da una traversa di Parisi. Il black-out arriva a cavallo della mezz’ora con bambole difensive a ripetizione sfruttate da Ferri Marini prima e Murano poi. Tutto nel primo tempo per gli ospiti abili nella ripresa a custodire senza troppi patemi d’animo il 2-0.

Capuano ritrova dal primo minuto Morero che prende il posto di Laezza non al meglio. Micovschi torna a centrocampo lasciando spazio in avanti ad Albadoro di nuovo in coppia con Charpentier. L’alternanza dei portieri premia Abibi che si riprende il posto tra i pali. Porta girevole anche per il Potenza con Breza preferito a Ioime. Il modulo rossoblu è il 3-5-2 con Murano e Ferri Marini che vincono i rispettivi ballottaggi in avanti. Ricci non è al meglio e va in tribuna al fianco dello squalificato Emerson.

Primo tempo – Il primo a provarci al 3′ è Micovschi che converge da destra e calcia dal limite con il sinistro che si spegne sul fondo. Quattro minuti dopo sul lato opposto lo emula Di Paolantonio che questa volta chiama Breza alla presa a terra. Il tiro dalla distanza è l’unica soluzione che il Potenza concede in una partita esasperata dagli eccessivi tatticismi tra i due allenatori sin dalle prime battute.

Al 21′ però l’indice di pericolosità biancoverde inizia ad innalzarsi con una triangolazione veloce Parisi-De Marco-Albadoro che porta alla girata a rete di prima intenzione proprio l’attaccante: Breza non si lascia sorprendere tuffandosi e bloccando alla propria destra. Poco dopo, al 24′, arriva anche la traversa di Parisi che addomestica al limite la sfera su un rinvio di Dettori e scarica un sinistro terrificante che si stampa sul montante.

L’Avellino è in fiducia e va ancora una volta al tiro al 28′ con Celjak che carica il destro trovando il tocco di Sepe che però non inganna Breza. Ma proprio mentre i lupi stanno salendo di tono arriva la doccia fredda nella maniera più goffa possibile. Un’incomprensione fra Zullo e Morero su un lancio dalle retrovie spiana un’autostrada a Ferri Marini che si invola verso Abibi e lo fulmina a tu per tu per il vantaggio shock tra lo stupore generale.

Ma l’incubo continua al 36′ su una papera di Abibi che non trattiene il cross sul primo palo di Iuliano, Ferri Marini con il tacco centra il palo a porta vuota, sulla respinta l’attaccante appoggia per Murano che trova davanti a sé il salvataggio sulla linea di Zullo. L’appuntamento con il gol è soltanto rimandato per il numero 11 rossoblu che si incunea in area prima anticipando Morero e poi bruciando Illanes e spacca la porta con il destro a superare ancora una volta Abibi. Apoteosi Potenza che in chiusura di tempo sfiora addirittura il tris quando Coppola mette al centro e Murano, approfittando del clamoroso liscio di un improponibile Morero, controlla e calcia sull’esterno della rete graziando Abibi. Avellino negli spogliatoi in un Partenio incredulo.

Secondo tempo – Capuano si riorganizza varando la difesa a quattro e il rombo con Karic suggeritore e Rossetti altra novità in mediana. E’ Micovschi però a timbrare la prima chance biancoverde al 4′ con un sinistro radente indirizzato nell’angolino basso che Silvestri alza sopra la traversa in spaccata davanti a Breza. E’ però un lampo isolato dal Potenza che replica passando al 3-4-3 con il neo entrato Arcidiacono e Viteritti nel tridente con Murano.

E’ Micovschi il più reattivo in area avversaria per l’Avellino che al 21′ manovra in area con Charpentier, il pallone morbido a cercare Alfageme che non salta e allora sbuca sul secondo palo il rumeno che in scivolata non riesce ad indirizzare verso lo specchio della porta. Al 27′ Dettori invece si immola sul un destro al volo di Karic dall’interno dell’area di rigore: pallone destinato in porta ma l’intervento del capitano rossoblu è provvidenziale.

La squadra di Capuano attacca a testa bassa senza idee. Il Potenza allora dal canto suo può amministrare il rassicurante doppio vantaggio e scavalcare al quarto posto il Bari. I lupi invece scivolano al quintultimo posto confermando il disastroso rendimento interno ed incassando il terzo k.o. di fila in campionato. Anche Capuano, come il suo predecessore Ignoffo, conosce la crisi di risultati oltre ad un clamoroso flop nella partita più sentita. Senza una svolta societaria, il futuro appare sempre più nebuloso.

Avellino-Potenza 0-2, il tabellino

Marcatori: 28′ pt Ferri Marini, 38′ pt Murano.

Avellino (3-5-2): Abibi; Zullo, Morero, Illanes (1′ st Karic); Celjak, Micovschi (37′ st Silvestri), Di Paolantonio, De Marco (1′ st Rossetti), Parisi; Charpentier, Albadoro (19′ st Alfageme).

A disp.: Tonti, Pizzella, Palmisano, Njie, Laezza, Carbonelli, Evangelista, Silvestri, Petrucci. All.: Capuano.

Potenza (3-5-2): Breza; Sales, Giosa, Silvestri; Viteritti (46′ st Isgrò), Dettori, Coppola (18′ st Coccia), Iuliano, Sepe; Murano (25′ st Vuletich), Ferri Marini (18′ st Arcidiacono).

A disp.: Ioime, Panico, França, Nembot, Longo, Souare. All.: Leonetti (Raffaele squalificato).

Arbitro: Marchetti di Ostia Lido. Assistenti: Garzelli di Livorno e Nuzzi di Valdarno.

Note: ammoniti 40′ pt Sales, 6′ st Micovschi per gioco scorretto, 17′ st Parisi per comportamento non regolamentare, angoli 8-4, recuperi 0′ pt e 5′ st.