Avellino – Centrosinistra: primi passi verso “L’Altro”. Libera Città, Rifondazione, Socialisti, Comunisti Italiani, ambientalisti, Democraticamente insieme, comitati civici: tutti attorno allo stesso tavolo per progettare un nuovo modo di fare politica. Nessun matrimonio. Piuttosto un ‘dico’. Un incontro esplorativo, quello de “l’altro centrosinistra”, tra anime appartenenti alla stessa radice ideologica (chi più, chi meno) ma che non si riconoscono nel percorso politico-amministrativo intrapreso ad Avellino e in Irpinia. Una storia lunga tredici anni che Gengaro sintetizza in tre fasi: 1994-1999 (gli anni del risanamento economico); 1999-2004 (la stagione dei fondi europei e della riqualificazione urbana); 2004-2007 (l’occasione, perduta, di elaborare una programmazione d’eccellenza). Parte da questi presupposti la riflessione che ha visto al tavolo del Samantha della Porta, tra gli altri, Franco Maselli, Pasquale Volino, Antonio Gengaro, Antonio De Fazio, Gerardo Troncone, Giancarlo Giordano, Nunzio Cignarella, Angelo Di Pietro, Bernardino Tirri, Ugo Santinelli, Alberto Nigro, Manuele Esposito. “Una lotta di liberazione”, come la definisce provocatoriamente Esposito del Pdci, “contro i mercanti del tempio e a favore di politiche di sostegno”. A cominciare dai servizi sociali. “E’ grave che nella nostra città si parli ancora di assistenzialismo e non si pensi ad intraprendere un discorso di welfare per la costituzione di uno stato del sociale che promuova la sicurezza e il benessere collettivo”. Stesso discorso per i temi caldi dell’attualità: emergenza criminalità, rifiuti, vivibilità, urbanistica. Questioni sulle quali il tavolo del Samantha della Porta trova unanime convergenza. “Bisogna dissodare il terreno – sentenzia Giancarlo Giordano -. Sollecitare il dibattito, la partecipazione e il confronto, contro una politica asfittica e privatizzata”. Una battaglia ideologica che ha come comune obiettivo quello di demonizzare “un sistema di partiti che non trova la via d’uscita da una crisi cronica rafforzata da una leadership di centrosinistra inadeguata. Questo tavolo non ha niente da spartire – conclude Giordano -. Intende solo affrontare con serietà e senso civico questioni attinenti ai bisogni del cittadino. Un percorso unanime che prescinde da una reale e incontrovertibile storia politica”. “E’ giusto pensare a cosa bisogna fare ma soprattutto è giusto capire cosa la politica non deve fare. Dobbiamo migliorare il centrosinistra – afferma l’ex presidente della Provincia, Franco Maselli – così com’è non piace a nessuno. È inadeguato per le politiche adottate e le dinamiche che hanno minato l’esperienza della coalizione in provincia di Avellino”. Una politica “totalizzante e mercantile – continua Maselli – dove tutto si gioca sul tavolo degli affari. Il ruolo della politica è quello di regolare certi processi, non di ricercarli”. Cantiere aperto, dunque, per “l’altro centrosinistra” che si riserva, a conclusione dei lavori, la possibilità di intraprendere un ‘nuovo corso’. (di Marianna Morante)
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