Avellino. L’altra faccia della medaglia, la rabbia degli sfrattati: “Colpiscono sempre i più deboli”

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Alpi – L’altra faccia della medaglia è la rabbia degli sfrattati. La incarna alla perfezione Antonio, il papà di Pamela. La 25enne è la ragazza che, insieme al compagno, ha dovuto lasciare, perché abusiva, l’abitazione di via de Capraris. “Mia figlia pagava regolarmente il fitto, a che gioco stiamo giocando? – dice Antonio -. Se era abusiva, perché non l’hanno sfrattata subito?”.

Pamela occupava abusivamente la casa da sei anni. “Lo dovevano fare allora – rincara il padre -. Lo fanno adesso, senza nessuna comunicazione, senza nessun preavviso. Lei ha occupato per necessità, non ha nessuna seconda casa. Ora non so come faremo. Se la prendono sempre con i più deboli e questo non è giusto”. Ovviamente, per dovere di cronaca, oltre alle dichiarazioni dell’assessore Mazza che dice che sono stati seguiti tutti i principi di equità, c’è da sottolineare che il comandante dei vigili urbani, Arvonio, ha precisato che le famiglie sfrattate sono destinatarie di regolari avvisi di sfratto a seguito di ordinanze.