Avellino – La Torre dell’Orologio diventa fashion

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Riproduzioni fotografiche di particolari, “close up” di frammenti dei monumenti del Centro storico di Avellino, in una nuova linea moda tutta avellinese.

Si chiama DDR Gallery ed è la nuova linea di abbigliamento e accessori nata dalla mente creativa di due giovani avellinesi, Antonio Intorcia e Noruena Iannuzzi.

I loro capi ora sono alla conquista del mondo del fashion grazie anche all’originale sistema di distribuzione delle t-shirt e accessori che, infatti, possono essere acquistati attraverso il sito americano paom.com.

Nei loro capi firmati DDR appaiono riproduzioni fotografiche di particolari, “close up” di frammenti dei monumenti del Centro storico di Avellino.

Da qualche parte nel mondo, perciò, potrebbe già esserci qualcuno che passeggia per una “avenue” o una “calle” indossando una t-shirt o una borsa DDR con un particolare del Duomo o della Torre dell’Orologio.

Alcune di queste foto di Antonio Intorcia, noto anche come Antin Lab, sono già state pubblicate sul sito di Vogue Italia e la moda, del resto, è da sempre presente negli interessi del giovane artista avellinese, noto per i suoi intensi ritratti e per le immagini di luoghi urbani trasfigurati da effetti di colori e trame grafiche.

Il talento visionario di Antonio Intorcia si è incrociato con quello della sua compagna Noruena Iannuzzi, fashion blogger e designer; oggi lavorano insieme a Milano.

Antonio Intorcia, cos’è DDR Gallery?

“E’ un laboratorio visivo, un’importante risorsa per i linguaggi transmediali. Nato come atelier-studio, che esplora l’intersezione tra arte, cultura, moda e design, noi di DDR Gallery crediamo fermamente nella possibilità delle immagini di comunicare indipendentemente dalle limitazioni dei vari media. Non vediamo limiti, perché le persone non lo fanno. DDR sta per Democratic Design Republic e questo è esattamente ciò che siamo. Uno spazio per promuovere nuove idee, progetti e talenti, perché non abbiamo paura di cambiare radicalmente i nostri limiti per migliorare la qualità del lavoro, dimostrando quanto forte sia il potere dell’arte di abbattere qualsiasi muro”.

Come mai avete particolari dei monumenti di Avellino sui vostri oggetti?

“Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare un passo indietro. Io e la mia compagna Noruena Iannuzzi, provenendo entrambi dal mondo della moda, ma in ambiti differenti (io fotografico, lei di comunicazione e eventi) abbiamo pensato di unire le nostre competenze lavorative creando un laboratorio-galleria che da una parte fungesse da vetrina per le nostre creazioni e dall’altra ci aiutasse a raccogliere idee, progetti e suggestioni altrui. Dopo la mostra “Periferie Abitate” ad Avellino, vedendo il successo che quei soggetti avevano riscontrato nei visitatori, ci venne l’idea di applicare quelle foto su supporti differenti da quelli tradizionali, ad esempio stampandole su dei capi. Quindi, pensando al modo migliore di produrli, ci siamo imbattuti in un sito americano www.paom.com che consente, su di  un certo numero di modelli prestabiliti, di caricare delle grafiche create ad-hoc, provvedendo loro alla produzione e alla spedizione dei capi realizzati e lasciando al designer una percentuale sulla vendita. Ci è sembrato perfetto per le nostre esigenze e così, eccoci qui! La scelta dei particolari di Avellino è avvenuta abbastanza casualmente, è dipesa sostanzialmente dagli apprezzamenti delle foto in sè e dal fatto che risultassero dei buoni soggetti per le nostre creazioni”.

Che riscontri hai avuto finora?

“Essendo in fase di start-up, non possiamo ancora parlare di un trend positivo nelle vendite, ma abbiamo avuto ottimi riscontri sui social e contiamo di continuare a crescere. Anzi, cogliamo l’occasione per condividere i link del sito, PAOM e Facebook di DDR Gallery, dove, seguendoci, verrete costantemente aggiornati sulle novità e i sui progetti under construction”.

In futuro ti vedi più designer o più fotografo di moda?

“Il futuro è ancora tutto da scrivere. Ci stiamo impegnando affinchè le nostre passioni diventino il nostro impegno lavorativo principale, con la speranza che le nostre creazioni incontrino il favore del grande pubblico. Ma, per inciso, non abbandonerò mai la fotografia, che è e resterà sempre il mio primo grande amore”.

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