Avellino – Onde evitare che la città di Avellino sia sempre in fondo alle graduatorie che riguardano la vivibilità dei luoghi, “…non basta – secondo il parere del presidente cittadino di Fare Verde, Pasquale Matarazzo – una Conferenza Programmatica”. La soluzione? Una città che non sia più solo costruita, ma pensata, che non sia più alienante, ma comoda, soprattutto per quelle persone che sentono più vicina l’esigenza dei servizi. Dalla presa d’atto alle proposte: “Creare un ‘bosco in città’ – come hanno fatto tante città europee – dando vita ad una zona boschiva organicamente inserita nel territorio urbano; realizzare una cintura verde attorno alla città che sia percorribile a piedi ed in bicicletta, collegata con percorsi ciclo-pedonali al centro cittadino, al centro storico e alle aree dei quartieri e possibilmente fino ai confini dei comuni contermini; riservare nel bosco e nei parchi di maggiori dimensioni un’area attrezzata per i picnic; realizzare una ‘mappatura sanitaria’ dello stato di salute di tutte le piante cittadine; pulire e sistemare i parchi di quartiere recuperando la funzione che è loro propria di luoghi di incontro per gli anziani e di gioco per i bimbi ed assicurandone la fruibilità con cure ed interventi di manutenzione costanti; realizzare in ogni quartiere un’area verde a disposizione degli animali per i loro momenti di libertà con una fascia riservata per i loro bisogni; togliere da tutte le aree verdi i cartelloni pubblicitari. A venticinque anni dal terremoto non vi è stata una crescita in tal senso e l’attuale situazione degli spazi urbani ed edilizi, la mancata ricerca di una identità e la reale presenza di ostacoli, rappresentati dal mancato superamento, nelle progettualità, delle barriere architettoniche, non consente alla nostra città, di emergere da una classifica che ci vede sempre più agli ultimi posti”.