Avellino – “La Dogana che vorrei”, Preziosi: “Partiamo con un piede diverso”

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Costantino Preziosi
Costantino Preziosi

E’ stato presentato stamane presso il Comune di Avellino il ciclo di incontri denominato“La Dogana che vorrei”.

 

L’iniziativa, promossa con insistenza dal sindaco Paolo Foti, è stata delineata dall’assessore ai Lavori Pubblici Costantino Preziosi il quale tende ad avviare un percorso di condivisione per realizzare un piano complessivo attraverso i suggerimenti di tutti. Intanto sono già arrivati i primi contrasti in seguito all’assenza di un invito specifico per il Comitato “Salviamo la Dogana” ed al periodo in cui è stata attualizzata l’iniziativa, proprio in vista delle Regionali:

 

«Non è propaganda politica – ha dichiarato Preziosi – il mio obiettivo è sempre quello di lavorare per il bene della città. Come ha detto il sindaco io sono assessore della maggioranza e della minoranza. Questa accusa mi mortifica, sono due mesi che sto lavorando su questo progetto. Prima di fare l’assessore non mi sono mai interessato di politica. Perché invece non ci si chiede se prima d’ora altri assessori hanno chiamato a raccolta i cittadini per decidere insieme su un monumento storico di Avellino? Del resto, lo stesso ho fatto con l’ex Gil acquisendo idee e proposte».
E sull’accusa di aver escluso il Comitato:

 

«Non abbiamo escluso proprio nessuno. Il primo giorno ci sarà uno storico, per il secondo appuntamento i commercianti e l’assessore alle Attività Produttive Iandiorio, e nell’ultimo l’assessore all’Urbanistica Giordano, i tecnici e Pasquale Matarazzo che pure ha fatto delle proposte interessanti. Per il resto l’iniziativa è aperta a tutta la città e, quindi, anche alle associazioni. Ora si parte con un piede diverso. Questi incontri vogliono essere l’atto finale per creare un progetto concreto per la Dogana: sia per il contenitore che per il suo contenuto. Non vogliamo realizzare le solite strutture vuote. Il progetto esistente era costituito da quattro mura chiuse da un tetto. Noi non vogliamo questo. Lo scopo di questi tre giorni di confronto con cittadini, associazioni e ordini professionali è creare una sinergia per far rinascere uno dei simboli della città. Allo stesso tempo vogliamo dimostrare alla Procura che l’amministrazione comunale ha un interesse reale su questo edificio. Naturalmente, la spesa per la riqualificazione dipenderà dal tipo di opera. Ma per il finanziamento dei lavori non ci sono problemi: procederemo o con i fondi Piu Europa o accendendo un mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti”.

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