Speditezza e maggiore efficienza della macchina giudiziaria.
Anche il Tribunale di Avellino si doterà del fascicolo digitale ovvero del meccanismo di innovazione tecnologica dei trattamenti informatici degli atti processuali penali.
Il Protocollo d’intesa presentato stamane presso l’ex Carcere Borbonico di Avellino consentirà alla Procura di Avellino, attraverso il finanziamento erogato dall’Ente Provincia di Avellino, di velocizzare e facilitare il lavoro dei Magistrati ed operatori della giustizia, riducendo i costi di gestione attraverso la digitalizzazione dei documenti e la velocizzazione documentale per la consultazione.
Meno carta dunque e una maggiore velocità di accesso agli atti.
Al convegno odierno hanno preso parte tra i vari il Capo della Procura di Avellino Rosario Cantelmo, il numero uno di Palazzo Caracciolo Domenico Gambacorta, gli ingegneri Nicola Mozzillo e Giuseppe Caprio del Cisia, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Franco Di Pietro, il Provveditore agli Studi Rosa Grano, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Antonio Mancazzo, il procuratore aggiunto di Avellino Vincenzo D’Onofrio, il Prefetto Carlo Sessa, i consiglieri provinciali Giaquinto, Moschella, Petroccione e Palumbo.
“Si apre una nuova era per la gestione dei fascicoli della Procura di Avellino – ha riferito il Procuratore Cantelmo – Le prospettive a cui mira il progetto sono quelle dell’efficienza e della speditezza. C’è ancora tanto da fare però mi sembra che si tratti di un primo elemento da cui partire per la nuova era del digitale in Procura ad Avellino, grazie anche al sostegno della Provincia. Sotto il profilo tecnico, sparirà quasi del tutto il cartaceo, quasi tutto viaggerà su supporto informatico. Il Tribunale di Avellino subisce questa pesante criticità degli archivi che porta la struttura a vivere nei limiti della sicurezza sul lavoro. Far sparire tutto e lasciare i fascicoli sul digitale sarà un grosso passo in avanti”.
Ancora, sulle difficoltà che oggi vive il palazzo di Giustizia avellinese: “Il Tribunale della città capoluogo ha subito l’accorpamento degli uffici di Sant’Angelo dei Lombardi senza ricevere spazi, assorbendo un secondo tribunale a costo zero. E’ chiaro che servono risorse, spazi, personale amministrativo”.
Così anche Gambacorta: “Abbiamo contribuito finanziando questo progetto e le attività del Ministero competente trovando nel 2015 altre risorse ed impegnandole in questa direzione. Sarà un grande vantaggio per tutti gli operatori della giustizia e un vantaggio per l’ambiente perché si avrà meno carta, meno toner e maggiore efficienza”.