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Avellino – Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati sospende Rossi

Il ‘caso Rossi’ continua a far parlare di sé, soprattutto per lo scalpore creato nell’ambito della classe forense. E proprio ieri il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Avellino, in seguito agli eventi che hanno determinato la custodia cautelare in carcere, in via d’urgenza ha deliberato la sospensione, a tempo indeterminato, di Antonio Rossi dall’esercizio della della professione. Un arresto, quello dell’avvocato avellinese, che risale allo scorso 25 luglio quando gli Agenti della Squadra Mobile lo fermarono perché sospettato dell’aggressione, a suon di sprangate, dell’avvocato Giuseppe Argenio che riportò profonde ferite e lacerazioni alla testa e al corpo. Ma Rossi, dopo aver minacciato gli Agenti davanti al suo portone, si affacciò al balcone sparando alcuni proiettili in aria. L’avvocato per oltre un’ora rimase barricato in casa mentre davanti alla sua abitazione si erano portati gli Agenti della Digos, Carabinieri, Vigili del Fuoco ed un’ambulanza del 118 pronti ad intervenire per evitare un eventuale colpo di testa del tormentato togato: l’uomo, infatti, aveva più volte minacciato di togliersi la vita. Ma gli Agenti della Digos riuscirono a sbloccare la porta, a fermarlo ed ammanettarlo. Rossi avrebbe dichiarato agli Agenti di sentirsi solo. La scomparsa della madre lo aveva destabilizzato, facendolo piombare nella depressione, motivazione che lo avrebbe poi spinto al tentativo di suicidio.

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