Avellino – L’Irpinia dei rifiuti. L’Irpinia dei paradossi. L’Irpinia delle mille emergenze e delle mille difficoltà. Sicuramente un anno ricco di tensioni, quello appena trascorso, che ha messo in evidenza punti deboli e, al contempo forza, di istituzioni e popolazioni. Cumuli di rifiuti abbandonati in strada hanno accompagnato i dodici mesi di questo 2007. Differenziata attiva solo in alcuni Comuni ‘volenterosi’, isole ecologiche sequestrate, discariche abusive, mobilitazioni di massa contro l’apertura – e riapertura – di siti di stoccaggio ad Ariano Irpino, Savignano, Lioni e Preturo. Un anno che sicuramente nessuno dimenticherà e che sul finale ha ‘regalato’ numerosi colpi di scena già visti. “Difficoltà su difficoltà – ha spiegato Raffaele Spagnuolo, presidente del Cosmari Av1 – hanno contraddistinto questo 2007. E’ stato l’anno delle assurdità”. Ma analizziamo il bilancio di Spagnuolo per gradi. Smaltimento dei rifiuti. “L’inefficienza dello stoccaggio ha causato gravi disagi alla nostra provincia. Solo poche amministrazioni comunali sono riuscite a raggiungere gli obiettivi governativi sostenendo ottime campagne informative e attrezzando le utenze di ogni materiale. Se il sistema avesse funzionato diligentemente forse, anche la nostra provincia, non avrebbe pagato prezzi così cari”. Secondo punto: le isole ecologiche ritenute non a norma e sequestrate dalla Forestale. “Molti sindaci hanno cercato di fronteggiare al meglio la situazione realizzando siti provvisori per la raccolta. E si sono ritrovati sulle spalle una condanna per reati ambientali. Trovo beffarde e paradossali queste misure. Un’isola ecologica, attenzione, non può essere considerata una discarica abusiva se a norma legislativa. Si è condannato chi colpe non ha”. E i rifiuti che abbiamo in strada ed ammassati nei Cdr campani che fine faranno? Il presidente del Cosmari Av1 ribatte: “Stiamo lavorando per poter far smaltire ecoballe ed altro fuori regione. Ma i costi sono elevati e la spazzatura nessuno la vuole…neanche se porta profitti”. Nel capoluogo avellinese, però, sembrerebbe esser tutto pronto per la differenziata. Ci siamo? Stando alle parole di Spagnuolo sembrerebbe proprio di sì. “A metà gennaio – ha asserito – 30mila famiglie avranno in dotazione il kit base per la raccolta. Lo start up è previsto per la seconda metà di gennaio. Abbiamo messo nero su bianco e perfezionato la stipula dei contratti. Non ci sono più alibi. Come per gli altri Comuni della provincia anche Avellino avvierà la raccolta porta a porta a cadenza settimanale”. (di Marianna Marrazzo)
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