Avellino – I funerali di Giovanni Paolo II/“Nessuno mai come lui”: i giovani irpini ricordano il Papa

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Avellino – Quattro re. Cinque regine. Settanta fra presidenti e premier da tutto il mondo. 165 cardinali. Due milioni di fedeli. 350mila solo a San Pietro. Qualcuno ha detto che il miracolo più grande è stato questo: riuscire a mettere insieme i cuori del mondo. Lui ha chiamato e il popolo si è messo in cammino. Per primi i giovani. Quelle ‘sentinelle del mattino’ che hanno saputo cogliere, più di tutti, il messaggio di Giovanni Paolo II. Un messaggio di fede e di speranza che ha attraversato i continenti, sconfiggendo la paura, e mostrandosi, in tutta la sua forza, nel corso di questi giorni. Sono stati loro, ancora una volta, ad intuire che quel dialogo privilegiato non si era interrotto. Loro che, con canti e preghiere, hanno improvvisato una Giornata Mondiale della Gioventù, per mantenere viva l’immagine di un Papa che ha fatto della forza, del sorriso e dell’amore, le icone del suo pontificato. Anche l’Irpinia si è mobilitata. Centinaia di giovani hanno reso omaggio alla salma di Giovanni Paolo II. Numerosi erano quelli che ieri mattina affollavano la sala consiliare del Comune di Avellino dove l’amministrazione di Piazza del Popolo, aveva messo a disposizione un maxi schermo che consentisse di seguire la funzione officiata dal Cardinale Joseph Ratzinger. Commozione e partecipazione… questi i sentimenti che, in un silenzio ossequioso, hanno animato le tre ore di celebrazione. Stampata sui loro volti, l’emozione di chi ha toccato con mano la grandezza di un uomo che, nonostante la malattia, ha saputo imporsi, con la sua straordinaria umiltà e semplicità, sul mondo intero. I loro occhi raccontavano la tristezza per la perdita di un padre, ma allo stesso tempo la gioia, o meglio il grande privilegio, di aver conosciuto colui che ha cambiato la storia. A circondare la semplice bara di cipresso, i potenti della terra: per una volta tutti insieme e per una volta assolutamente ‘invisibili’ allo sguardo dei più. Tuttavia la loro presenza e quella dei capi delle religioni di tutto il mondo, ha avvalorato l’ineguagliabile maestosità d’animo di Giovanni Paolo II. Il Papa dei record. L’unico che è riuscito ad abbattere i confini per costruire il confronto. L’unico che ha saputo chiedere scusa per gli errori del passato… “Nessuno sarà mai come lui”. Così i ragazzi a Piazza del Popolo – gli stessi che si preparavano ad incontrarlo a Colonia il prossimo agosto – commentano l’ingresso di quella piccola bara all’interno della Basilica di San Pietro. Il vento si leva alto… e nell’aria sembra echeggiare un’esortazione: “Non abbiate paura”. (Marianna Morante)

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