Avellino – Gassman e la forza dell’abitudine approdano al Gesualdo

0
184

Avellino – Alessandro Gassman in ‘La Forza dell’abitudine’. Il celebre attore romano sarà protagonista, e regista, dell’opera scritta da Thomas Bernhard insieme ai Clown della famiglia Colombaioni, al Teatro ‘Carlo Gesualdo’ i prossimi martedì 21 e mercoledì 22 febbraio. L’unica possibilità vitale nella lotta per sopravvivere è l’arte come forza dell’abitudine, ci dice Thomas Bernhard. In questa rilettura del testo, Alessandro Gassman profonde una grande energia connotandolo come un giocoso, intenso e divertente apologo. Il lavoro quotidiano maniacale per raggiungere la perfezione viene preteso dal patron del circo come abitudine quotidiana, come forza dell’abitudine. I suoi circensi, il giocoliere, il domatore, la ballerina, il nano buffone, sono costretti a una impossibile ricerca della esemplare esecuzione del quintetto de “La trota” di Franz Schubert. Sforzo improbabile, inutile, che non porterà mai a un risultato perché la vita stessa di girovaghi che conducono, costellata di incidenti, dissapori, inquietudini, non lo può permettere. L’unico a non arrendersi sarà proprio il patron del circo,convinto che fuori dalla perfezione non c’è vita. E così ogni giorno un’altra città, un altro pubblico, un altro inutile tentativo di raggiungere la compiutezza nell’arte. La forza dell’abitudine diventa, dunque, una meravigliosa metafora della vita e dell’incapacità degli artisti di vedere realizzata compiutamente la propria arte. La comicità assurda che scaturisce dal gruppo di circensi coinvolge inevitabilmente il pubblico in uno spettacolo giocoso, intenso e divertente.

Chi è Alessandro Gassman
E’ uno dei più affermati attori italiani. Alessandro nasce a Roma da Vittorio Gassman e Juliette Mayniel.
A 17 anni il primo assaggio di cinema con ” Di padre in figlio”, regia papà Vittorio, presentato al festival di Venezia; a 18 anni Alessandro approda alla Bottega Teatrale di Firenze, dove studia per due anni l’arte della recitazione.
Comincia a lavorare in teatro nel 1982, in coppia con il padre, prima ne “I misteri di Pietroburgo” di Dostoievsky e nel 1984 in “Affabulazione” di Pasolini che diventa un successo internazionale. Vince il “Biglietto d’Oro” e lo porta in tourneè per ben due anni.
E’ il 1986 e da quel momento in poi Alessandro lavorerà ininterrottamente in teatro, cinema e televisione confermando anno dopo anno il suo talento.
In teatro lavora prima con Luca Ronconi ne “I dialoghi delle Carmelitane” poi con Mauri in “Sogno di una notte di mezza estate”. Il 1989 è una anno di fiction televisiva di marca. Nel 1990 recita poesie di autori vari insieme al padre sia in Italia con “Poesia la vita”, che a Cuba con “Viaje en la poesia”; poi ancora in teatro con “Quando eravamo repressi” di P. Quartullo, che nel 1991 diventerà un film con lo stesso cast teatrale.
Il 1992 è soprattutto l’anno del successo di “Ulisse e la balena bianca” adattamento teatrale di Vittorio Gassman del testo di Melville, con Alessandro nel ruolo di Ismaele, voce narrante, interpretazione che ne ha visto la definitiva consacrazione professionale.
Cinema, televisione e teatro nel 1993. A fine anno inizia l’avventura di “coppia” con Gian Marco Tognazzi, che da amico nella vita diventa anche compagno di lavoro, grazie ad un testo di Angelo Longoni “Uomini senza Donne” che, con oltre 200 repliche in tutta Italia, dal 1993 al 1995, vince ben tre premi. Il 1996 lo vede nel ruolo di Amrock in “Sansone e Dalila”. Nel maggio ‘97 è il protagonista de “Il bagno turco – Hamam” regia di Ferzan Oezpteck, film selezionato per la “Quinzaine” al festival di Cannes. E’ diventato papà di Leo, avuto dalla moglie, l’attrice Sabrina Knaflitz, il 23 novembre 1998.
Nel 2000 è il protagonista di “Lourdes” una mega produzione RAI per il Giubileo.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here