Avellino – Furti: scattano di nuovo le manette per la gang rom

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Avellino – I Carabinieri della Compagnia di Avellino e della Stazione di Atripalda hanno nuovamente tratto in arresto quattro dei cinque rom facenti parte di una banda di ladri che negli ultimi cinque mesi aveva messo a segno una serie di furti di rame ed alluminio in quasi tutte le regioni d’Italia. I provvedimenti eseguiti dai Carabinieri su disposizione del Giudice delle Indagini Preliminari di Avellino e proposti dal Procuratore Capo di Avellino Aristide Mario Romano e dal Sostituto Procuratore Marialuisa Buono, giungono al termine di ulteriori indagini svolte dall’Arma e che ha confermato le ipotesi delittuose a carico della banda. Il Gip del Tribunale di Napoli infatti nel convalidare quattro dei cinque fermi eseguiti a fine settembre (il quinto era stato eseguito e convalidato dalla magistratura di Avellino) aveva disposto nei loro confronti solo l’obbligo di firma, ma a seguito delle indagini sviluppate e della personalità dei soggetti, il Gip di Avellino ha ritenuto opportuno emettere a loro carico una nuova ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere. L’operazione, denominata “Filo Conduttore”, avvenuta a fine settembre era riuscita a stanare ed identificare questa organizzatissima consorteria criminale che, da una prima ed approssimativa stima effettuata, aveva un giro di affari di diverse centinaia di migliaia di euro. La banda, costituita principalmente da rumeni nomadi, aveva nella propria disponibilità almeno cinque autovetture con le quali commettere i furti del preziosissimo “oro rosso” . Le indagini hanno infatti permesso di stabilire che a carico dei cinque arrestati vi sono responsabilità connesse a numerosi furti, sempre di rame ed alluminio, commessi in Toscana, Emilia Romagna e nel Lazio. Le autovetture intestate a personaggi fittizi o estranei alla banda sono infatti state controllate in quasi tutte le regioni d’Italia, dalla Sicilia alla Lombardia e pertanto non si esclude che gli arrestati possano essere coinvolti in altri reati commessi in passato nelle altre regioni. La banda eseguiva i colpi essenzialmente ai danni di imprese di recupero e riciclaggio di materiale ferroso e solo sporadicamente per arrotondare il bottino si impossessava di piccoli quantitativi sottratti anche da abitazioni private. Non si esclude inoltre che gli arrestati possano essere coinvolti in una serie di furti avvenuti in diversi cimiteri della Provincia. Gli arrestati sono ora nelle case circondariali di Avellino e Poggioreale.

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