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L’Avellino frena e Graziani si arrabbia: “Under da calci nel culo, si sveglino”

di Claudio De Vito – E’ un Archimede Graziani quello che commenta il pareggio interno con il Città di Anagni. Il suo Avellino ha replicato nella ripresa con Ferdinando Sforzini allo squillo ospite griffato Luca Di Giovanni e dopo il triplice fischio, ha conservato la vetta solitario ma alla fine deve mandare giù l’ira dell’allenatore toscano. Che ha sofferto nello stare part-time in panchina dove in prima linea per i noti motivi di salute c’è stato il suo vice Maurizio Macchioni.

Nonostante tutto, mister Graziani si è fatto sentire a bordocampo scattando di tanto in tanto e ha alzato ancora di più la voce a risultato acquisito. “Avevo sentore di quello che sarebbe potuto accadere in base alla mia esperienza – ha spiegato il trainer biancoverde – non possiamo pretendere di dover vincere tutte le partite e se qualcuno lo pensa si sbaglia di grosso”. Concetto che non fa una piega quello di Graziani che urla sulla condotta di alcuni calciatori.

“Dobbiamo cambiare atteggiamento che oggi è stato supponente e arrogante da parte di tre-quattro interpreti – ha confessato mister Graziani – bisogna andare in campo undici contro undici e nel primo tempo non è stato fatto. L’ho detto già ai miei calciatori e lo ripeto qui: l’atteggiamento di certi giocatori deve cambiare”. “E anche se ci fosse stato De Vena, che per noi resta un elemento importante, avremmo fatto fatica lo stesso” ha aggiunto un Graziani che non si dà pace per la presunzione mostrata da parte del gruppo.

“L’atteggiamento dei miei non mi è piaciuto – ha detto Graziani – non dobbiamo sempre svegliarci dopo aver preso uno schiaffo, questa squadra è nata con me e credo che il fatto che io non ci sia stato in questa settimana ha pesato un po’”.  Come dire: quando il gatto non c’è, i topi ballano. E il gatto in questione lo conferma tra le righe.

“Per gli under ci vorrebbero due calci nel culo, non vedo altro medicina – ha tuonato rincarando la dose l’allenatore – questi signori devono mangiare pane duro e non ascoltare quello che raccontano genitori, procuratori e giovanotte in giro per il mondo altrimenti fanno la valigia e se ne vanno. Devono darsi una svegliata e capire che sono ad Avellino, anche gli anziani devono farlo altrimenti anche loro andrebbero presi a calci nel culo”.

 

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