Paolo Foti, sindaco di Avellino, ritorna a parlare dell’ultimo Consiglio comunale della città capoluogo.
E lo fa in occasione della conferenza di presentazione di “Atripalda Volley Day 2016”, evento sportivo che si terrà il 10 e 11 settembre presso il PalaDelMauro di Avellino.
“Nel corso dell’ultimo Consiglio – ha spiegato il primo cittadino di Avellino – ho letto la mia relazione e ascoltato i vari interventi. Mi prenderò qualche giorno di tempo per riflettere bene e valutarne i contenuti e poi nei prossimi giorni ascolterò i capigruppo consiliari. Siamo tutti appesi a un filo e so di non essere insostituibile. Restano le cose che ho detto in Consiglio comunale, ora si tratta di capire se si avrà un riscontro e quale sarà la risposta”.
Ritorna l’argomento dei cento giorni offerti da Dino Preziosi: “Il mio non è stato un assist al Consigliere Preziosi – ha specificato Foti – Mi sono rivolto all’Aula e dunque a tutto il Consiglio. Poi non credo che Preziosi era dietro la porta ad attendere il mio appello. Il mio dovere è quello di guardare a tutte le posizioni in campo. Un Foti quinques? Non lo so. Sinceramente devo verificare”.
Dunque, Foti ripercorre le vicende che portarono al fallimento della Pallavolo Atripalda in Serie A. Il sindaco ha riferito: “Il fallimento della pallavolo non è dipeso da me, nonostante qualche imbecille di turno sostenga il contrario, né dall’ingegnere De Cesare. La pallavolo è fallita per la cocciutaggine di un dirigente. Erano tre anni che ci tenevo a chiarire questo aspetto”.