L’Avellino sfida la Figc. La Curva Sud: “Il 31 luglio tutti al Coni”

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di Claudio De Vito – Si delinea almeno nei tempi il futuro dell’Avellino che sta lottando per spuntarla all’ultimo grado di  giudizio sportivo. In ballo c’è la vita del club escluso due volte con appello dalla Figc, titanica controparte davanti al Collegio di Garanzia del Coni. Ma ci sarà anche l’azione di disturbo dei club portatori di interessi di ripescaggio in B. Il Collegio presieduto da Franco Frattini dovrebbe fissare il 31 luglio l’udienza al cospetto delle sezioni unite della “Cassazione sportiva” che hanno già in calendario nella stessa data la discussione di altri tre ricorsi.

Si preannuncia un dibattimento serrato per il quale l’avvocato Eduardo Chiacchio si sta attrezzando con ulteriori documenti a supporto delle articolate argomentazioni fornite nel ricorso. Ripristino della validità della prima fideiussione rumena, accertamento del vizio di forma nella comunicazione Covisoc e di conseguenza ammissione dell’Avellino ai termini utili per la presentazione della nuova polizza fideiussoria rilasciata da Groupama. Queste le richieste contenute nell’istanza redatta dallo studio Chiacchio con la riammissione in sovrannumero per una B a 23 squadre sullo sfondo.

La sentenza sarà immediata. Il tifo organizzato ha intenzione di attenderla davanti alla sede del Coni per dare l’idea, a chi decide, di avere a che fare con una piazza per nulla rassegnata. La trasferta più ostica, il giorno più lungo per i colori biancoverdi chiamati a sostenere l’ennesima causa sportiva da un paio d’anni a questa parte. Dentro o fuori anche se non definitivo. In caso di altro semaforo rosso infatti si violerebbe la clausola compromissoria per far valere le proprie ragioni davanti al Tar Lazio ed eventualmente al Consiglio di Stato.

Il comunicato della Curva Sud Avellino aspettando l’ufficialità della data di udienza e sentenza da parte del Collegio di Garanzia del Coni:

“Molto probabilmente il 31 Luglio il collegio di garanzia del Coni deciderà il nostro destino sportivo. Ovviamente c’è apprensione per le decisioni che prenderà il Coni perché non vogliamo rivivere le stesse situazioni e non meritiamo la stessa sorte di 9 anni fa. Stavolta sarebbe molto più difficile ripartire perché è forte il rischio di un disamoramento definitivo di una piazza storica che per decenni è stata protagonista nel calcio che conta.
Abbiamo scelto di essere presenti nel giorno dell’udienza a Roma che come detto dovrebbe essere il 31 luglio ma invitiamo tutti a seguire l’evolversi della situazione seguendo le nostre comunicazioni ed indicazioni.
Sarà la nostra trasferta più importante, quella dell’orgoglio biancoverde, quella della rivendicazione della nostra identità e della nostra storia.
Sarà un raduno pacifico. Invitiamo tutto il popolo biancoverde, residente in ogni parte d’Italia, ad accompagnarci e a sostenerci. Chiediamo che oltre alla tifoseria siano presenti i nostri deputati Michele Gubitosa, Generoso Maraia, Carlo Sibilia, Maria Pallini, Cosimo Sibilia, Gianfranco Rotondi e Ugo Grassi, nonché i consiglieri regionali Vincenzo Alaia, Rosetta D’Amelio, Maurizio Petracca e Francesco Todisco e la stessa richiesta la facciamo al Presidente della Provincia Domenico Gambacorta e al sindaco di Avellino Vincenzo Ciampi. Chiediamo quindi l’intervento dei nostri politici affinchè dimostrino attaccamento e non siano passivi nel vedere scomparire l’Avellino. Chiediamo il loro contributo, facendo sentire il proprio peso così come fanno i politici rappresentanti di altre città (Catania, Novara e Siena su tutte) che spingono per prendere il posto nostro.
I nostri politici hanno l’obbligo di difendere un patrimonio culturale e sociale della nostra provincia.
Loro che sono stati eletti grazie ai nostri voti hanno la possibilità di difendere i nostri interessi e devono farlo in ogni modo.

Ci farebbe piacere avere al nostro fianco tutte le forze politiche o i personaggi che rappresentano l’Irpinia in maniera eccelsa nel campo dello sport (Pierpaolo Marino e il pugile Carmine Tommasone ad esempio), nel campo dello spettacolo e della musica (Ghemon, Gigi Marzullo, Vinicio Capossela) o del giornalismo sportivo nazionale (Daniele Miceli ad esempio)
E’ il momento di restare uniti.
E’ il momento di far capire quanto valiamo
E’ il momento di dimostrare il carattere del popolo irpino
E’ il momento di far capire a tutta Italia cosa rappresenta l’Avellino.

Senza voler entrare nei dettagli del ricorso, al Coni chiediamo semplicemente di prendere una decisione equa su una vicenda meramente burocratica. Tutti gli adempimenti per l’iscrizione al campionato sono stati fatti e presentati.
In questi giorni abbiamo letto gli esiti dei vari processi sportivi con illeciti veri e gravi molto pesanti chiusi con sentenze e sanzioni decisamente miti (Foggia, Chievo e Parma).

L’Avellino è un patrimonio che una società sciagurata ha tentato di dilapidare negli anni ma la tifoseria non è indifferente o passiva. Lo dimostra la creazione della pagina Facebook ‘Salviamo l’Avellino’ che in pochi giorni ha raggiunto i circa diecimila iscritti. Difenderemo questo patrimonio con tutta la forza che abbiamo oltre a proporre soluzioni e a spingere verso alternative all’attuale gestione societaria.
A tal fine chiediamo agli imprenditori interessati di rompere gli indugi e di uscire allo scoperto per formalizzare le loro offerte. Devono organizzarsi e attivarsi per salvare l’Avellino.
Ma se il Coni dovesse bocciare il nostro ricorso qualsiasi discorso non servirebbe più a nulla.
Pensateci bene”.