di Claudio De Vito – Li si trova in ogni angolo d’Italia e anche del mondo. Sono gli emigranti d’Irpinia sparpagliati in tutta la Penisola con concentrazioni differenziate, ma sempre cariche d’amore e nostalgia per le proprie origini. E quando l’Avellino gioca in trasferta è sempre una festa. E’ accaduto negli ultimi anni soprattutto agli irpini residenti al Nord che non vedevano l’ora di ricongiungersi anche soltanto per qualche ora con i colori della propria terra.
Ora invece accade agli di irpini di Avellino e provincia trapiantati nel Lazio che offrono il loro massiccio contributo affinché la Calcio Avellino si senta a casa in tutte le trasferte. Mercoledì sarà il turno di Aprilia, vero e proprio avamposto irpino nel cuore dell’Agro Pontino. In tanti non vedono l’ora che la formazione di Archimede Graziani vada a giocare al “Quinto Ricci” per tributarle calore e sostegno con la speranza di una vittoria. Sono attesi in tutto circa trecento sostenitori del lupo.
L’attesa spasmodica tra i numerosi emigranti è doppia perché, dopo l’Avellino, verrà la Festa degli Irpini di Aprilia e dell’Agro Pontino che radunerà tanti figli dell’Irpinia. L’appuntamento della reunion giunta alla sua undicesima edizione è per domenica 25 novembre presso un locale apriliano e il motto sarà sempre lo stesso: “Per conoscersi e farsi conoscere”.
Il menù del convivio, voluto nel 2007 da due fondatori originari di Sant’Angelo dei Lombardi e uno di Santo Stefano del Sole, sarà come al solito un mix di prelibatezze irpine e locali. Il vino rigorosamente della terra d’origine e la musica allieteranno il banchetto domenicale. Prima il dovere sugli spalti, poi il piacere a tavola: l’Aprilia irpina si prepara per la grande doppia festa.