Avellino-Fecondazione assistita: Moscati, una realtà all’avanguardia

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Avellino – Due splendidi gemellini sono venuti al mondo la notte scorsa alla Città Ospedaliera di Avellino. La straordinarietà dell’evento consiste nel fatto che i due piccoli sono stati concepiti con la tecnica della microiniezione intracitoplasmatica. La fecondazione è avvenuta presso i laboratori dell’Unità Operativa di Fisiopatologia della Riproduzione – Sterilità di coppia dell’Azienda “San Giuseppe Moscati”: ovociti sono stati aspirati a una donna per via vaginale. Quindi, in laboratorio, sono state effettuate delle microiniezioni di spermatozoi del marito della donna. Infine, gli ovociti fecondati sono stati trasferiti nuovamente nell’utero della paziente. Sebbene anche un intervento di fecondazione assistita di questo tipo possa non ritenersi eccezionale, a renderlo degno di segnalazione è il suo risvolto sociale ed economico, cioè il fatto che una struttura pubblica, quale il “Moscati” di Avellino, sia riuscita a creare un’organizzazione tale da poter fare in modo che una prestazione come quella descritta venisse eseguita in carico totale del Servizio Sanitario Nazionale. In Campania, infatti, il 90% dei trattamenti di fecondazione assistita viene eseguito in strutture sanitarie private, con un costo a carico del cittadino che va dai 5mila in su. Mentre le altre strutture pubbliche regionali attrezzate per tali interventi stanno vivendo gravi difficoltà amministrative, l’Unità Operativa di Fisiopatologia della Riproduzione del “Moscati”, istituita nel 2003, nel giro di pochi anni non solo è passata da centro di primo livello a centro di secondo livello per il trattamento della procreazione medicalmente assistita, ma ha già avviato importanti progetti per un’ulteriore implementazione dei servizi. Da segnalare, inoltre, che la mamma dei due bimbi nati oggi, una 28enne di San Felice a Cancello, ha scelto di essere seguita dall’Azienda “Moscati” durante tutte le fasi della sua gravidanza, dal concepimento al parto. Ad assisterla nel corso dei 9 mesi il direttore dell’Unità Operativa di Fisiopatologia della Riproduzione, dott. Francesco Finelli, il responsabile della Sterilità di Coppia, dott. Cristofaro De Stefano, l’embriologo, prof. Riccardo Talevi, nonché i professionisti dell’Unità Operativa di Ostetricia e ginecologia, diretta dal prof. Italo Ardovino.
“Il riconoscimento del risultato ottenuto – sottolinea il dott. Finelli – è da ascirvere sicuramente alla grande professionalità dell’équipe di specialisti che ha seguito il caso, ma anche e soprattutto all’impegno del Direttore generale, dott. Giuseppe Rosato, che ha creduto fortemente nel potenziamento di questo settore, tant’è che lo ha posto subito tra le priorità della sua attività manageriale”. E il dott. De Stefano preannuncia: “Le nascite di oggi rappresentano il risultato di un intenso lavoro che si è profuso in questi anni per creare un centro di elevato livello scientifico. Ma è solo l’inizio. Si stanno portando a termine dei progetti di ricerca che vedono l’Unità Operativa di Fisiopatologia della Riproduzione e l’Azienda Ospedaliera”Moscati” nel suo insieme all’avanguardia nel panorama nazionale”.

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