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Avellino – Ex Cecchini: il giorno della verità

Per i 32 operai della ex Cecchini, oggi è il giorno della verità. L’incontro è l’ennesimo di una serie di vertici a Palazzo Santa Lucia che ha visto impegnate le istituzioni. Dopo le continue proteste: l’ultima giovedì scorso davanti al Comune, forse qualcosa si muove: i lavoratori, i sindacati rappresentati da Petracca, Caso e Casanova, il Cosmari da Raffaele Spagnuolo e l’Asa da Rosato, dopo una intensa giornata hanno raggiunto un accordo che soddisfa le tute verdi. Nel verbale i punti: 1)Verifica dell’ipotesi di finanziamento da parte della Regione; 2) L’incontro e la disponibilità di Spagnuolo, e questa volta anche dell’Asa con Pino Rosato, di tutelare la piena occupazione dei dipendenti. Ma chiaramente la cautela è la parola d’ordine. Considerate anche le eterne vicissitudine che hanno contraddistinto il caso Cecchini. Certo è che l’ultima manifestazione – in ordine temporale – ha dato esiti positivi. Le 32 maestranze ed il sindacato di categoria si erano incatenati all’ingresso del Palazzo di Città. Un modo per attirare l’attenzione delle Istituzioni, dell’Amministrazione, dei politici irpini: dal 31 agosto, infatti, i lavoratori del ramo d’azienda di trasporto dei rifiuti non hanno più un posto di lavoro in quanto la Fibe, la società che aveva preso in gestione il comparto del trasferimento dei rifiuti al Cdr di Pianodardine, una volta scaduto il contratto ha dichiarato di non essere più interessata a rinnovarlo. Dallo scorso 31 agosto, dunque, si è aperta la vertenza. Una querelle che si inasprisce con il trascorrere delle settimane… Senza dimenticare la protesta inscenata con il blocco dell’ingresso dei camion al Cdr a fine estate e l’occupazione della sede del Co.Sma.Ri.

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