Avellino – Comune: la situazione resta la stessa, ma c’è un elemento in più: la posizione ufficiale dei Ds di via Serafino Soldi che conferma le indiscrezioni riportate attraverso un documento a firma del segretario cittadino Gerardo Adiglietti. “La segreteria cittadina – si legge nel documento – il gruppo consiliare, gli assessori hanno preso atto positivamente della relazione del segretario cittadino sul confronto aperto in città in ordine alla moralizzazione dell’apparato amministrativo, e non del Comune ed all’esigenza di un puntuale e necessario rilancio dell’azione di governo della città. A tal proposito si condivide la preoccupazione espressa nella relazione per lo stallo in cui il confronto rischia di avvitarsi per le mancate risposte del sindaco alle questioni poste dai Ds e per la sottovalutazione dei pericoli insiti in un mancato scatto dell’amministrazione: non si è colto, infatti, il messaggio lanciato alla città intera che richiede un impegno straordinario sulle questioni della trasparenza e della legalità. Ecco perché si ritiene che la città rischi di ricevere un segnale sbagliato da una ‘liturgia’, senza contenuti apprezzabili, come avverrebbe se la verifica in tempi rapidi non indicasse un percorso di discontinuità con un passato di tolleranza con situazioni di oggettivo conflitto di interesse. I Ds hanno proposto che l’aria nuova entri dal basso: laddove sono giornalieri i rapporti tra amministrazione ed interessi dei cittadini per evitare politicistiche discussioni su assetti interni e rapporti tra i partiti. Lo hanno fatto all’esigenza di una messa a punto – ineludibile dopo la conferenza programmatica cittadina ed a metà del mandato – del programma di governo per i due anni e mezzo residui. I Democratici di sinistra sono stati mossi dall’intento positivo di ri-cimentare l’alleanza di centrosinistra ponendo fine all’assurdo coro polifonico dei tanti amministratori che su questioni decisive della vita della città propongono ad ogni piè sospinto, quasi come se fossero scelte condivise, soluzioni mai discusse e accettate collegialmente. Sulla questione dei rifiuti ed in particolare sulla raccolta differenziata, sull’avvio della Global Service o sull’attività del teatro comunale, le risposte che da mesi i Ds sollecitano, soprattutto non parte il Piano strategico con tutte le implicazioni che il funzionamento di tale strumento comporta. Non noi, ma la città, non può restare ancora a lungo in sospeso. I Ds avvertono che se la verifica non riuscisse a cogliere, ed in tempi rapidi, almeno questi elementari risultati, si porrebbe un interrogativo di fondo: se esistano ancora le condizioni per continuare a governare assieme”.
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